L'arte del presepe, la mostra che porta il Natale al Museo Beni Culturali Cappuccini di Genova
di Giulia Cassini
Dal 23 novembre al 2 febbraio 2020 saranno esposti i presepi e diversi capolavori sulla Natività
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Nuova edizione per "L'Arte del Presepe" al Museo Beni Culturali Cappuccini di Genova (viale IV novembre, ingresso da via Bartolomeo Bosco dietro Palazzo di Giustizia, dal 23 novembre al 2 febbraio 2020) nel ricordo di padre Andrea Caruso scomparso pochi mesi fa, esperto e simbolo del luogo. Alla sua figura e alla sua opera si deve la conservazione e la valorizzazione del presepe meccanizzato itinerante ricevuto in dono dal costruttore che ha tramandato ai curatori del museo Luca Piccardo e Daphne Ferrero dopo averlo montato e custodito per oltre 30 anni.
Proprio questo maxi-presepe realizzato a partire dagli anni Trenta, con oltre 150 personaggi in movimento attira maggiormente le scuole (solo l'anno scorso circa 2000 visitatori) e i fruitori del museo. La parte centrale, animata da un unico motore, ricostruisce Betania, Gerusalemme e Beltlemme al tempo di Gesù, poi altri 5 motori muovono i quadri meccanici che precedono il presepe con le Profezie di Isaia, Michea, Malachia e la ricerca dell'alloggio.
Oltre a questa esposizione permanente ogni anno l'altra ala del primo piano è dedicata ad una mostra temporanea, che si arricchisce via via e scopre nuovi filoni. Quest'anno è messa in risalto la figura di San Francesco di Assisi, che col presepe di Greccio (1223) ha iniziato un nuovo corso "evangelico e umano", vicino allo spirito dei Cappuccini. Nel percorso espositivo si possono apprezzare con un impianto ad alto tasso scenografico gioielli come le statue della bottega di Anton Maria Maragliano con il Corteo dei Re Magi, poi i "Macachi" in terra cruda, produzione in origine realizzata dalle figulinaie di Albisola, o le statuine di carta incollata realizzate in ambito rurale e all'epoca destinate al baratto con generi di prima necessità, non commercializzate.
Si affianca un prezioso rimando alla Natività in arte e si segnalano anche, tra le opere esposte appositamente per "L'arte del presepe", anche la Vergine Annunciata dipinta da Gandolfino da Roveto e l' "Adorazione dei Pastori" di Giovanni Battista Casoni. "Una particolarità ad esempio -ricorda Piccardo- è la teca con Maria Bambina realizzata in cera, una produzione tipica delle Monache di clausura. Sono rare anche per la deperibilità della materia".
Tra gli eventi paralleli alla mostra da sabato 23 novembre a domenica 2 febbraio 2020 (dal martedì alla domenica 14:30-18; giovedì 10-13 e 14-18)
-sabato 7 dicembre alle 16 il Concerto di Natale a cura del coro Latino-Americano di Santa Caterina
-domenica 15 dicembre l'apertura con orario continuato dalle 12:30 e nel pomeriggio la festa dei bambini della comunità latino-americana di Santa Caterina
-lunedì 24 dicembre la Messa di mezzanotte nella chieda di Santa Caterina
-lunedì 6 gennaio la rappresentazione scenica della Natività e del Corteo dei Magi. Il corteo parte alle ore 15:30 dalla Basilica delle Vigne per arrivare sino alla Chiesa di Santa Caterina da Genova.
Tutte le informazioni al numero 0108592759.
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