"Delicate Fragilità" nella bipersonale sull'interiorità femminile allo Studio Rossetti Arte & Architettura
di Giulia Cassini
Evita Andújar e Ilaria Gasparroni dialogano con opere scelte fino al 22 dicembre
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Pennellate liquide e lieve matericità, due ossimori, dialogano tra loro con artiste di diversa afferenza e generazione allo Studio Rossetti Arte & Architettura (via Chiabrera 33 rosso) per la mostra "Delicate Fragilità" fino al 22 dicembre. Un'esposizione studiata appositamente con la mediazione della curatrice scientifica Livia Savorelli che riesce a rendere evidente la distanza di due mondi creativi solo apparentemente agli antipodi, ma convergenti sul punto d'incontro dell’interiorità femminile.
Si relazionano così tra loro i lavori pittorici di Evita Andújar (Écija, Spagna, 1974) e le sculture in marmo di Ilaria Gasparroni (Sant’Omero, provincia di Teramo, 1989), due esponenti del mondo dell’arte unite da un comune sentire intorno al mondo femminile, espresso attraverso una pittura istintuale o gesti sapienti di sottrazione dalla materia.
Da un lato l’accesso cromatismo dato dalle pennellate della spagnola, dall'altro la plasticità delle forme in bianco e in nero dell’artista abruzzese creano un gioco di assonanze e dissonanze che incantano lo spettatore.
La mostra si compone di otto elementi in dialogo, quattro per ciascuna artista, con l’aggiunta di una selezione di opere recenti, tra cui alcuni inediti creati appositamente per l’occasione. Particolarmente interessanti per i visitatori presenti all'inaugurazione del 21 novembre le opere "I ciechi" che nascono dalla suggestione de I Fiori del Male (Charles Baudelaire) rivestendosi di contemporaneità e rimandi. "La figura del cieco che vaga nel buio della vita -spiega la curatrice- viene declinata dalla Andújar in un trittico notturno dalla forte gestualità e dalla Gasparroni in una testa realizzata in marmo Calacatta oro, adagiata su un cuscino: in entrambe le opere al soggetto ritratto è coperta la vista, nella rappresentazione metaforica del cieco come in quella di chi guarda ma non riesce a vedere".
Altro elemento sottolineato nel giorno di apertura di "Delicate Fragilità" la pittura estremamente gestuale di Andújar, tanto da arrivare a cancellare l'individualità delle donne tramite l'annullamento di chiari tratti somatici del volto. Un modo di conferire in realtà non la negazione fine a se stessa, ma una rinnovata identità. Di Gasparroni tra i tanti lavori si segnala anche la predilezione per la carta (con due opere del ciclo The Memory paper - Fotografie e Blocco da disegno) dove il soggetto il foglio, la sua fragilità, ma allo stesso tempo il ruolo di contenitore di memoria. Chiude idealmente la mostra l'opera "Delicate fragilità", "un'esortazione alla gentilezza, intesa come cura e atto tangibile del nostro esserci gli uni per gli altri".
Orari di apertura della galleria: dal martedì al sabato: orari 11.00-13.00/16.00-19.00 (domenica e lunedì su appuntamento).
Informazioni: +39.010.2367619
www.studiorossettiartearchitettura.com
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