Bimbo morto per botte a Modica, il padre aveva presentato esposto a Genova
di Redazione
L'uomo, che lavora in Liguria, aveva denunciato per percosse il convivente della madre del piccolo di 21 mesi. La coppia è stata fermata
Il padre di Evan, il bimbo di 21 mesi morto a Modica in ospedale per postumi da lesioni, a causa di percosse subite dal convivente della madre, aveva presentato un esposto lo scorso 31 luglio in Liguria, dove lavora, per maltrattamenti contro ignoti e per lesioni ai danni del figlio. L'iniziativa sarebbe dovuta a dei lividi che il piccolo aveva in volto, vicino all'orecchio. La nonna paterna aveva visto le lesioni e le aveva documentate con delle foto scattate al bambino che pare avesse anche problemi a camminare.
La mamma 23enne si giustificava raccontando che il bambino era caduto mentre giocava. Per lei è partito il fermo. La Procura di Siracusa, titolare dell'inchiesta, sostiene che a procurare le lesioni al piccolo sarebbe stato il convivente della donna, un 32enne, che non è il padre naturale del bambino e che è stato fermato dalla polizia per gli stessi reati contestati alla madre: maltrattamenti in famiglia e omicidio.
Secondo le indagini della polizia il piccolo subiva violenza fisica dal 'patrigno'. Che in passato, in altri contesti, era stato già denunciato per maltrattamenti in famiglia. L'uomo si sarebbe più volte lamentano perché non sopportava i suoi continui pianti e per questo, sostiene l'accusa, lo scuoteva e lo picchiava. Procurandogli anche, nei mesi scorsi, una frattura che è stata diagnosticata e medicata all'ospedale di Noto e che, fu spiegato ai dottori del pronto soccorso, era stata causata da una caduta a terra del piccolo.
Questa volta però, è la tesi dell'accusa, l'aggressione, avvenuta nella casa della coppia (un'abitazione di edilizia popolare di Rosolini, nel Siracusano) è stata particolarmente dura e violenta, tanto da procurargli delle lesioni fatali. E da rendere subito necessario l'intervento di un'ambulanza e del personale del 118.
Davanti all'evidenza dei fatti la madre ha dapprima cercato di difendere il compagno, ma ha poi confessato quanto accaduto e svelato le violenze subite da lei e dal bambino.
"Hanno ammazzato mio figlio", scrive sulla sua pagina Facebook il padre, Stefano Lo Piccolo, intervistato dal Secolo XIX, a cui dichiara: "Non sono riuscito a difenderlo perché ero lontano per lavoro". Il giovane padre, nato a Genova e poi trasferito in Sicilia, vive ora a Genova Borzoli, dove è tornato per lavoro. In queste ore ha raggiunto Modica, dove i magistrati hanno disposto l'autopsia del corpo del piccolo Evan.
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