La Spezia, agente di polizia penitenziaria aggredito con una lametta
di Redazione
Un detenuto in preda alla follia ha colpito sul volto il poliziotto che era intervenuto per calmarlo
Sette giorni di prognosi per le ferite da lametta al volto, in particolare a palpebra e sopracciglia, per un agente della polizia penitenziaria di La Spezia aggredito venerdì sera da un detenuto.
L'aggressione
Erano le 23,30 circa quando un detenuto italiano del carcere di Spezia condannato per omicidio (M.V., colpevole di aver ucciso la zia a coltellate a Torino), mentre si trovava nell'infermeria, si è scagliato brutalmente contro l’agente di turno, prendendolo a lamettate. L'agente sarebbe intervenuto per placare il detenuto visibilmente in preda a uno stato di agitazione e per difendere il medico presente in infermeria.
L'agente è stato portato all'ospedale Sant'Andrea dove è stato medicato.
I sindacati: misure esemplari
Per il segretario della Uilpa Penitenziari Fabio Pagani sono "troppe le aggressioni in danno di operatori penitenziari e il poliziotto inevitabilmente è esposto a fattori di rischio senza concreta possibilità (operando disarmato) di poter difendere la propria incolumità fisica. Chiediamo al DAP che nei confronti dei detenuti violenti si adottino misure esemplari che, nel pieno rispetto della legge e di ogni garanzia, rendano più stringente il regime detentivo a cui devono essere sottoposti”.
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