Genova, la nuova opera che valorizza "L' Abbazia di San Giuliano"
di Redazione
La presentazione del volume a cura di Cristina Bartolini il 19 dicembre alle 17 in Corso Italia 11
Da decenni l’abbazia di San Giuliano, a Genova, è oggetto di studi, ricerche, progetti e interventi da parte del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Alcuni anni fa, il progetto di un volume su questo straordinario manufatto architettonico amato dai genovesi e dai turisti ha finalmente preso forma e il suo risultato sarà presentato nel corso di un incontro aperto al pubblico, all’interno dell’abbazia di San Giuliano, giovedì 19 dicembre alle ore 17,00.
A Genova, l’abbazia di San Giuliano costituisce un manufatto simbolo nel panorama del levante cittadino. La sua storia lunga più di otto secoli inizia nel XIII secolo con la fondazione della chiesa francescana dei Minori Conventuali che passa ai monaci benedettini all’inizio del XIV secolo, è contrassegnata da alterne vicende, interventi di ampliamento e di trasformazione, periodi di grave decadenza. Le soppressioni napoleoniche obbligano la confisca dei beni della chiesa e del monastero, l’abbazia diventa residenza privata e fabbrica.
L’ultimo periodo di rinnovato splendore risale al 1870 poi, dal 1939, inizia un periodo di declino che pare inarrestabile. Nel frattempo, a causa del taglio della nuova strada a mare, prevista dal piano regolatore generale del 1912, il monastero subisce un radicale rinnovamento e muta la sua intera fisionomia. Durante la Seconda guerra mondiale viene usato dalla Croce Rossa, occupato dalle truppe tedesche e, nel dopoguerra, svilito a dimora per i senzatetto. Finalmente, sul finire degli anni Novanta del secolo scorso riprende vitalità il laborioso e mai più interrotto percorso di conoscenza, di studio e di iniziative volte ad assicurare la sopravvivenza del complesso monumentale, ormai in grave stato di conservazione, e per restituire una destinazione a San Giuliano. Con la nuova e intensa stagione di lavori, il manufatto simbolo della religiosità benedettina e della vitalità contemporanea si è animato di rinnovato vigore conservando intatto il suo fascino antico e moderno.
Il libro vuole essere anche occasione per testimoniare l’impegno dei tanti uomini e donne che almeno a partire almeno dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso hanno lavorato con passione, perseveranza e fiducia per vedere ritornare alla vita un monumento abbandonato e decaduto, progressivamente degradato, privato di un uso e perciò destinato alla rovina.
Si tratta forse del primo tentativo di dar vita a una raccolta ordinata di contributi scientifici destinati a delineare la fisionomia di San Giuliano, anche attraverso la narrazione del paesaggio storico di ville e giardini e l’appassionante ricognizione delle immagini di San Giuliano nel corso dei secoli, a partire dal più antico insediamento francescano prima ancora che benedettino fino ai suoi molti cambiamenti confluiti nel più radicale rinnovamento spirituale e figurativo, dei suoi abitanti e dei suoi spazi, verificatosi al volgere del XIX secolo.
A questi temi sono dedicate le due prime sezioni del volume che, in parallelo, sviluppano alcuni approfondimenti sul cuore palpitante del monastero: la ricostruzione rocambolesca delle peregrinazioni delle opere d’arte disperse e ritrovate, il dibattuto e biasimato rinnovamento decorativo firmato dal pittore Carlo Thermignon, alla fine dell’Ottocento, la storia del nuovo organo liturgico progettato e realizzato per la chiesa dell’abbazia, l’eco dei libri e delle letture in biblioteca, la vita quotidiana di monaci e conversi nel periodo di splendore che precede la fine della vita monastica di San Giuliano.
Il libro contiene contributi di: Carla Arcolao, Cristina Bartolini, Carlo Bertelli, Lara Bonetti, Mariangela Bruno, Ilaria Cavo, Anna Decri, Valentina Fiore, Paolo Maria Gionta, Marta Gnone, Rinaldo Luccardini, Francesca Mambrini, Piera Melli, Anna Maria Nicoletti, Antonio Quarta, Nico Radi, Guido Rosato, Giorgio Rossini, Sara Rulli, Maurizio Tarrini, Eleonora Torre, Stefano Vassallo, Rossana Vitiello.
Abbazia di San Giuliano, presentazione con ingresso libero fino ad esaurimento posti di giovedì 19 dicembre alle 17 (Corso Italia 11)
Interventi di Roberto Cassanelli, Segretario regionale del MiBACT per la Liguria Elisabetta Piccioni, già Segretario regionale del MiBACT per la Liguria Vincenzo Tinè, già Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona
Presenta il volume Francesco Stefano Musso Professore Ordinario di Restauro Presidente SIRA - Società Italiana per il Restauro dell’Architettura
Sarà presente Cristina Bartolini, Funzionario architetto del Segretariato regionale del MiBACT per la Liguria
Volume: L’abbazia di San Giuliano a Genova, a cura di Cristina Bartolini, Sagep Editore, Genova 2019, pagine 280
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