Tra passato, presente e futuro ritorna il progressive jazz d'élite degli Aforisma

di Giulia Cassini

Il prossimo concerto all'Arci di Santa Margherita il 29 novembre

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Troppo spesso nelle musica si procede per comparti senza dare il giusto peso ai fondamentali, con i singoli cantanti o artisti che tendono a sciogliersi dalla massa, senza approcciare una corrispondenza critica tra l'individualità e la dimensione ideale dell'esistenza. Un gruppo genovese non solo lo fa, ma si è ricostituito, gode di ottima salute ed è diventato un vero e proprio ricettacolo di esperienze, di stili, di sensazioni e concettualizzazioni, scevre da ogni autoreferenzialità.

Si chiama Aforisma ed è di nuovo attivo dalla fine del 2018, dopo circa 43 anni di stacco,  con un buon numero di proseliti, come all'ultimo concerto presso il Lucrezia nel centro di Genova. Il nucleo originale era del 1972, con Fabio Lingua, Giorgio Biasiolo e Walter Parodi. Oggi il gruppo si compone di Mauro Carbone al sassofono, Lino Assenza al basso elettrico e poi della "vecchia guardia" Giorgio Biasiolo alla batteria e Fabio Lingua alla chitarra elettrica. In repertorio tre pezzi dei primi anni Settanta sono stati totalmente rimaneggiati, cioè "Era" , "Un pazzo" ed "Erba". 

"Non mi aspettavo che la creatività si riaccendesse e che il processo artistico ripartisse  come allora -ha detto con ironia Lingua- poi oggi certo, ci viene in aiuto la tecnologia, quando proviamo i progetti sono già a buon punto". Tra i brani più incuriosenti per il pubblico genovese "1916" che non è una data: "Si riferisce al tempo, ai sedicesimi", è un brano minimalista, si muove con circolarità, è stato sicuramente faticoso da realizzare partendo da una sorta di ostinato. Poi ancora "Giostra", nata da una melodia zingaresca, e "Basta chiedere", titolo ironico, alla richiesta di un tema accattivante prontamente realizzato. 

Tante le peculiarità del gruppo, tra l'altro è interessante reggere tutto con i soli strumenti in una formazione atipica, senza l'ausilio della tastiera. Gestualità nella partitura sempre aperta, che interroga sulle primitive possibilità di sillabazione jazzistiche fino ad esplorarne le fioriture, con una poesia compenetrata di forza fisiologica e psicologica, ricca di sfumature.

Tra le comunanze più evidenti ad esempio i punti di tangenza con lo svizzero Nik Bärtsch, con la band inglese Nucleus o con i nostrani Duello Madre. Prossimo evento il 29 novembre alle 21:30 presso il Circolo Arci Orchidea in via delle Rocche 31 a Santa Margherita Ligure. Ingresso a 8 euro riservato ai soci, ma possono essere effettuate le tessere Arci all'ingresso. (Foto courtesy stampa Vittorio Santi)