Massimiliano Damerini in concerto alla GOG prima della tournée in Israele
di Giulia Cassini
Il recital pianistico di lunedì 11 novembre al Carlo Felice di Genova
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Sesto concerto della Stagione GOG (Giovine Orchestra Genovese) con protagonista Massimiliano Damerini lunedì 11 novembre alle 20:30 presso il Teatro Carlo Felice di Genova. Il pianista proporrà un ricco programma da Haydn, Berg, Schubert a Beethoven, proprio nel lancio del Progetto GOG Beethoven 2020 e in una anticipazione della prestigiosa tournée che lo vedrà impegnato in Israele per i primi di dicembre.
Il
Esiste una importante relazione formale e poetica che lega le composizioni, autentici capolavori all’interno della storia della musica: Haydn e Beethoven, Berg e Schubert, con la compostezza strutturale dei primi due da una parte e la forte radice viennese di Berg e Schubert dall’altra. Schubert non è stato un pianista concertista, ma la sua invenzione musicale ha donato al pianoforte un capitolo speciale che raggiunge il suo culmine nell’ultima sonata, così definita da Robert Schumann su Neue Zeitschrift für Musik: “...mentre in genere egli chiede tanto allo strumento, qui rinuncia volontariamente ad ogni novità brillante ed arriva ad una semplicità di invenzione ben più grande. Altrove egli intreccia nuovi legami di episodio in episodio, qui invece distende e dipana alcune idee musicali generali".
La Sonata di Alban Berg è stata composta quando Berg studiava con Arnold Schönberg che aveva trovato la composizione compiuta e autonoma in un unico movimento. Rappresenta un fertile terreno per l'esplorazione delle ultime risorse della tonalità armonica. Tante le analogie e i fili conduttori del programma.
Nelle parole di Massimiliano Damerini "e' un percorso particolare con tantissimi rimandi. Il secondo movimento della Sonata in Mi minore Op. 90 di Beethoven è il più schubertiano del compositore per tante analogie e raffinati echi. Per citare qualche altro nesso la sonata di Berg è in Si minore come la sonata di Haydn poi ci sono caratteristiche numerologiche in quanto la prima parte è costituita da 3 sonate, 3 movimenti, 2 movimenti, 1 movimento e il secondo tempo è tutto dedicato all'ultima sonata di Schubert, in Si bemolle maggiore D 960, che è in 4 movimenti alla quale sono particolarmente legato. La suono da tantissimi anni e, anche se ho inciso l'integrale delle sonate di Schubert, ogni volta che la eseguo è quasi traumatica. E' di una tale profondità che mi distrugge dentro". Quest'opera è nei suoi recital da 46 anni e ogni volta si allunga di un po' con tempi sempre più dilatati, più esasperati. Il pubblico la percepisce molto bene, anche il meno avvezzo ai concerti. "L'ultima volta non c'erano nemmeno i famigerati colpi di tosse tra un pezzo e l'altro -ammette Damerini- la concentrazione era assoluta".
Teatro Carlo Felice ore 20:30
Massimiliano Damerini al pianoforte
Franz Joseph Haydn
(Rohrau, 1732 – Vienna, 1809)
Sonata in Si minore Hob. XVI:32 (1774 - 1776)
Allegro moderato
Minuetto e Trio
Finale. Presto
Ludwig van Beethoven
(Bonn, 1770 – Vienna, 1827)
Sonata in Mi minore Op. 90 (1814)
Mit Lebhaftigkeit und durchaus mit Empfindung und Ausdruck
Nicht zu geschwind und seht singbar vorzutragen
Sonata Op. 1 (1907 - 1908)
Mäßig bewegt
Franz Schubert
(Vienna, 1797 – Vienna, 1828)
Sonata in Si bemolle maggiore D 960 (1828)
Molto moderato
Andantino sostenuto
Scherzo. Allegro vivace. Trio
Allegro ma non troppo
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