"Sirotti e i maestri", i preparativi a Villa Croce
di Giulia Cassini
La grande mostra e il progetto target kids "Fogli che diventano Foglie"
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Al Museo di Arte Contemporanea Villa Croce è in corso l’allestimento della mostra Sirotti e i maestri, a cura di Anna Orlando, che sarà aperta al pubblico dal 19 giugno.
"Un altro museo di primaria importanza torna ad essere visitabile dai cittadini. Mancano pochissimi giorni alla riapertura di Villa Croce, che si ripresenta al pubblico con una mostra inedita e straordinaria: sarà Raimondo Sirotti a riaprire le porte della cultura genovese con il suo modo di luce, colori, positività ed energia. Come ha scritto la curatrice Anna Orlando nel saggio che apre il catalogo della mostra, l’intento è quello di accompagnare il visitatore da una Villa Croce letteralmente invasa dal profumo dell’opera di Sirotti al suo intimo universo creativo" spiega l’assessore alle Politiche culturali e Politiche dell’istruzione Barbara Grosso.
La rassegna Sirotti e i maestri è impreziosita dal lavoro di collaboratori di eccezione: i bambini dei nidi e delle scuole materne comunali, che hanno partecipato al progetto ‘Fogli che diventano Foglie’ il quale, partendo dal rapporto con la natura che traspare dalle opere in mostra, introduce i visitatori a questa forte connessione fin dall’ingresso in Villa Croce, creando una cascata di verde.
Diecimila fogli colorati di verde, legati fra loro da un filo trasparente. Un effetto di grande impatto visivo, alla cui realizzazione hanno partecipato i 6.250 bambini iscritti, dai più piccoli di un anno ai più grandi di sei, che si sono trasformati in piccoli artisti.
I fogli-foglie, infatti, sono uguali solo nella misura e nella forma, mentre ogni bambino ha scelto liberamente la tecnica (pastello, matita, pennarello, tempera, acquerello, collage) e la tonalità di verde, creando un mélange unico.
La messa in opera è a cura di Sara Orlando e Paolo Scacchetti, in collaborazione con Tecnoarte Genova snc.
"Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare i bambini all’arte, in modo spontaneo e con le modalità a loro più congeniali – dice ancora Barbara Grosso – ma anche di coinvolgere i piccoli nel sistema ‘degli adulti’ e di portarli alla mostra con le loro famiglie, per vedere il risultato del loro lavoro. In questo modo, l’arte diventa un momento davvero per tutti".
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