Periferie, Bucci: "Importanti progetti di rigenerazione urbana per la città"

di Marco Garibaldi

Tra questi il progetto Caruggi, il progetto del cerchio rosso sotto il ponte San Giorgio ed il progetto del Waterfront di Levante

Oggi si è svolta a Genova la conferenza “Dieci, cento, mille centri – Conferenza nazionale sulle periferie urbane”, un appuntamento che vuole confermare l’importanza del dibattito sullo sviluppo delle periferie cittadine come motore della crescita della città.

Nel corso dei lavori delle precedenti edizioni è emersa l’importanza della condivisione dei risultati dei nuovi paradigmi sperimentati nei nuclei urbani, in particolar modo quelli delle periferie cittadine, per guidare con visione e competenza quel tipo di sviluppo che vede nella città la sua particella centrale. E anche l’assoluta necessità delle collaborazioni tra pubblico e privato e tra reti di soggetti impegnati a vario titolo per l’evoluzione dei contesti urbani.

"A Genova le periferie non esistono: Genova una città multicentrica perché erano tanti comuni messi insieme. Il fatto di avere una città multicentrica vuol dire che noi, contrariamente a Milano che ha un centro solo, abbiamo tanti centri diffusi sia sulla costa sia sulle valli. - spiega il sindaco di Genova Marco Bucci - Questa è una complessità per le amministrazioni però è un dato molto positivo per quel che riguarda la città stessa che non ha la necessità di avere la periferia intesa come nelle altre città industriali. Le nostre periferie derivano dagli impianti urbanistici deglia anni '60 e '70, dove si voleva concentrare le case popolari tutte quente in un'area, come a Begate. Realtà che si sono rivelate un fallimento totale".

Tanti i progetti in programma ed elencati dal primo cittadino:

"Abbiamo importanti progetti di rigenerazione urbana e sono principalmente 3: il progetto Caruggi, il progetto del cerchio rosso sotto il ponte San Giorgio ed il progetto del Waterfront di Levante. Su questi progetti siamo assolutamente intenzionati ad andare avanti e ce ne saranno degli altri", conclude Bucci.