Genova Hip Hop Festival, si tirano le somme tra cultura e mission

di Giulia Cassini

3 min, 4 sec

L'evento conclusivo e sociale di giovedì 23 gennaio con  Amir Issaa ed Enrico Bisi

Genova Hip Hop Festival, si tirano le somme tra cultura e mission
Ultima data per il Genova Hip Hop Festival, nato a Genova ma senza confini. La data è prevista per giovedì 23 gennaio, alle 18:30, al Teatro di Stradanuova di via Garibaldi per celebrare la chiusura della manifestazione 2020 dedicata alla cultura hip hop organizzata dall' associazione culturale Blazup Studio con il patrocinio del Comune di Genova e Regione Liguria.           
 
Dopo il successo delle prime tre giornate, che hanno avuto come temi la musica rap tra tradizione e nuova scuola, con il concerto di Jamil e Nader, la street art e la breakdance, il Genova Hip Hop Festival torna con una giornata di incontri a ingresso gratuito sul  valore sociale della cultura hip hop, in collaborazione con  Helpcode Italia Onlus.
 
L"’hip hop è la cultura più influente dell’ultimo ventennio e soprattutto il linguaggio perfetto per rivolgersi ai più giovani – spiega  Anis Hafaiedh, direttore artistico dell’evento – Con questo ultimo appuntamento, vogliamo riflettere sull’importanza sociale di questo fenomeno. L’hip hop è sì passione e intrattenimento, ma anche  rivalsa e aggregazione sociale, un movimento in cui milioni di persone si riconoscono e credono. La giornata affronterà anche il tema di questa edizione del Genova Hip Hop Festival, ovvero il  rapporto fra tradizione e innovazione e l’importanza di creare qualcosa di nuovo senza dimenticare le radici. Anche Genova unisce una forte tradizione a una potente spinta di innovazione, rappresentata da  giovani imprenditori e realtà locali che lottano per mantenere la nostra città viva. Noi stessi siamo un team di ragazzi under 30 con l’obiettivo di organizzare manifestazioni culturali di qualità e creare rete con le altre associazioni presenti sul territorio".
 
Gli ospiti della giornata saranno il rapper e autore  Amir Issaa, impegnato con la sua musica nella diffusione di tematiche sociali,  Alessandro Grassini, segretario generale di Helpcode Italia Onlus, ed  Enrico Bisi, regista del film sulla nascita dell’hip hop in Italia “Numero Zero - Alle origini del rap italiano”. Gli interventi saranno moderati dal giornalista Claudio Cabona.
 
Partendo dalle  origini della diffusione della cultura hip hop in Italia, di cui parlerà il regista torinese Enrico Bisi con proiezioni del suo film del 2015 “Numero Zero - Alle origini del rap italiano”, l’incontro approfondirà poi il  tema dell’ hip hop come strumento di inclusione sociale e di lotta alla marginalizzazione e agli estremismi. Su questo interverrà  Amir Issaa, rapper e autore romano di origini egiziane.
 
Proprio per la funzione sociale della sua musica, Amir Issaa dialogherà con  Alessandro Grassini, segretario generale di  Helpcode Italia  Onlus. Helpcode è un’organizzazione che lavora, in Italia e nel mondo, per garantire il diritto di essere bambini. La missione di Helpcode è quella di migliorare le condizioni di vita dei bambini all’interno della comunità in cui vivono, attraverso iniziative concrete di sostegno alla loro educazione, al loro benessere, al loro sviluppo. In questa direzione si muovono le attività di contrasto alla radicalizzazione e per la risoluzione pacifica dei conflitti che Helpcode rivolge ai giovani di due dei Paesi in cui opera, Tunisia e Mozambico. 
 
L'evento è gratuito su registrazione al link https://bit.ly/38sSBB3 . Dopo gli incontri, alle 21 seguirà un  aperitivo curato dalla Trattoria dell'Acciughetta.