Genova, era un detenuto con cellulare che ordinava la droga per i reclusi

di Michele Varì

Carcere di Marassi, nove indagati grazie ad indagine di un mese: lo spaccio durante i colloqui

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Era un detenuto marocchino in cella a Marassi per tentato omicidio il regista dello spaccio nell'istituto di pena della Valbisagno.

Lui grazie ad un cellulare e nonostante fosse recluso riusciva a coordinare e ordinare l'arrivo della droga nelle celle.

A portare lo stupefacente di ogni tipo dietro le sbarre erano più persone, familiari del recluso ma anche pusher italiani, come accertato dai carabinieri e dalla polizia penitenziaria.

Gli scambi fra spacciatori e detenuti avvenivano nella sala colloqui: a volte le dosi erano nascoste negli oggetti p abiti consegnati ai reclusi, altre volte passate di mano in mano durate i saluti.

All'esterno ruotava tutto intorno ad una donna del Cep di Pra', arrestata perchè trovata in possesso di stupefacenti.

In tutto sono nove gli indagati, fra cui la donna e li detenuto. Non è stato invece ancora trovato il telefonino usato per gli ordini delle dosi. Cellulare di cui gli investigatori hanno appreso grazie ad alcune intercettazioni telefoniche. Le indagini sono ancora in corso.

Le indagini sono state svolte dai carabinieri della compagnia di Arenzano e dagli agenti della polizia penitenziaria coordinati dal sostituto procuratore Giovanni Arena.