Carcere di Marassi: scritte contro la Polizia penitenziaria

di Redazione

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L'accusa del sindacato:"È una vergogna che si legge sui muri, vanno cancellate"

Carcere di Marassi: scritte contro la Polizia penitenziaria

“Dopo i gravissimi disordini che hanno investito le carceri di tutta Italia, da Salerno, Modena, Pavia, Napoli, Frosinone, Foggia, Catania, Bologna, in Liguria possiamo dire che, ad oggi, a parte  La Spezia, con una piccola forma di protesta tenuta sotto controllo dalla Polizia Penitenziaria, ci siamo ritrovati, a leggere in quel di Marassi scritte che ledono la dignità del Corpo di Polizia Penitenziaria e quella di uomini e donne della Polizia Penitenziaria che - giorno dopo giorno - sacrificano la  propria incolumità ”. 

Questo è quanto affermano Fabio Pagani e Paolo Badalini  di UILPA, che aggiungono: 'La vergogna si legge sui muri del carcere genovese di Marassi, mentre il Paese sta combattendo contro l’emergenza sanitaria coronavirus e quella economica, è la violenza antisistema di cui è portatrice la scritta che inneggia alla ‘morte dello Stato’ e a quella delle ‘guardie' incitando i detenuti all’’evasione’.

Opere che approfittano di queste gravi circostanze per fomentare l’odio civile puntando al caos. Serve bloccare con autorevolezza e fermezza queste derive. Esprimiamo la nostra totale solidarietà al Corpo della Polizia penitenziaria.

'Quelle scritte vanno immediatamente cancellate e ai responsabili vanno applicate misure severe - concludono i sindacalisti –  ci auguriamo che nelle carceri  si limitino i danni e tutto rientri nella normalità, ma immediatamente dopo nessuno potrà più far finta di niente!” 

 

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