69 anni del Coro Monte Cauriol: il concerto per la Gigi Ghirotti

di Giulia Cassini

L'evento al Carlo Felice domenica 15 dicembre è dedicato alla donna nella musica popolare

Video momentaneamente non disponibile.

Sono passati 69 anni da quel lontano 1949 in cui il Maestro Armando Corso dirigeva il neocostituito Coro Monte Cauriol. Oggi fa le sue veci, portando avanti un ottimo lavoro dalle armonizzazioni alla direzione fino al mantenimento della tradizione e della storia, il Maestro Massimo Corso che prepara le voci, combina gli insieme, modera tempi e colori.

Tutto quello che si deve fare in buca con le orchestre, se non un lavoro più complesso, visto che per molti è una passione e tanti partono solo con le basi e un buon orecchio, per cui si debbono appronatare vere e proprie lezioni con tanto di esami prima dell'ammissione in organico. L'appuntamento, di grande importanza per il coro e per la cittadinanza che ogni anno fa sold out prima di Natale, complice anche la finalità benefica, è previsto per domenica 15 dicembre alle 21 presso il Teatro Carlo Felice di Genova. L'anno prossimo per il settantesimo si prevedono special guest e faville di concerti, per cui questa potrebbe essere considerata una "prova generale" dei festeggiamenti del 2020. 

Molto interessante il programma che insiste ovviamente sulla musica popolare, ma cambia ogni anno. Ricchissimo il repertorio del coro (se non quasi sconfinato), ad ogni modo è stato rispecchiato un filone preciso, quello della presenza femminile. Ampie le declinazioni  siano parte integrante della narrazione oppure vedano la donna quale vera e propria protagonista rievocando ad esempio la grande intraprendenza di figlie, madri, mogli, sorelle durante la guerra oppure la figura subalterna all'innamorato al fronte oppure ancora le "classiche" pene d'amore e quindi una figura più vicina al cosiddetto "angelo del focolare".  Oltre al cuore del concerto e a diversi brani di altissimo spessore musicale e di finezza compositiva verrano eseguiti anche i pezzi più celebri ed orecchiabili, quelli alpini e di naja che tutti almeno una volta nella vita hanno fischiettato.