Guerra in Ucraina, Genova. L'appello di Natalia: "Raccontate la verità su questa guerra"

di Anna Li Vigni

"Il nostro desiderio è uno: che l'aggressore si tolga dal nostro territorio, che ci lasci la nostra sovranità e l'integrità territoriale"

È partito questa notte (24 febbraio ndr) l'attacco del presidente della Russia Putin ai punti strategici dell'Ucraina. Le prime esplosioni si sono verificate verso le 4, ora italiana, e hanno preso di mira anche le strutture civili. Putin ha ordinato l'offensiva agli aeroporti, alle basi militari e ai depositi di armi. "L'obiettivo di Putin è quello di destabilizzarsi, di colpire le infrastrutture del Paese e di creare panico tra gli ucraini - il racconto a Telenord di Natalia Stelmakh, ma cittadina ucraina che da anni vive a Genova -. Il nostro desiderio è uno: che l'aggressore si tolga dal nostro territorio, che ci lasci la nostra sovranità e l'integrità territoriale, che adesso sta violando".

Il messaggio che Natalia vuole mandare anche agli italiani è quello di "controllare bene le fonti dell'informazione, senza seminare ulteriore panico ma cercando di rimanere uniti". "Pregate con noi, per favore", il monito commosso di Natalia Stelmakh.