Ucraina, l'inviato a Kiev Maistrouk: "Qui cadono bombe a grappolo e Putin continua a mentire"
di Redazione
"L'accostamento fra Mariupol e Genova? Zelensky lo ha fatto per far comprendere al Parlamento italiano quanto sia drammatica la situazione"
Vladyslav Maistrouk, il giornalista ucraino che ha scelto di restare a Kiev per raccontare gli orrori della guerra, è intervenuto stamani alla Diretta Live di Telenord. Inevitabile partire dalle parole di ieri di Zelensky al Parlamento italiano, quella definizione di Mariupol come una Genova che sta bruciando. "Non credo che ci sia nessun altro senso se non quello di far capire meglio quanto di drammatico che sta succedendo. Per numero di abitanti, per il porto, Mariupol può essere accostata a Genova".
La giornata di Kiev è una ordinaria giornata di guerra. "Stamani è finito il lungo coprifuoco, la gente può finalmente uscire per andare a comprare qualcosa, chi può torna a lavorare dopo giorni. Stanotte è stata di nuovo pesante, l'artiglieria russa ha bombardato con ordigni cosiddetti a grappolo, studiati per aumentare i danni quando toccano gli obiettivi. Per scelta del governo, non si può documentare i danni fatti da queste bombe, almeno per qualche ora, na avvertiamo il fumo, si fa fatica a respirare. Sappiamo che ci sono stati feriti, e poco altro. In questo momento è suonato l'allarme di nuovo. Ma accade spesso. La nostra difesa anti missilistica avverte che razzi sono partiti dalle basi del nemico, poi non sappiamo dove colpiranno. Non si potrebbe uscire di nuovo, ma la gente è per strada".
Le notizie più drammatiche arrivano ancora da Mariupol, dove è stato bloccato un convoglio umanitario. "Anche nei giorni precedenti cercare di andar via di lì era un rischio, altri convogli sono stati colpiti dall'artiglieria. Qui voglio dire una cosa: è un bene che in Italia si sentano tante voci, questo è democratico. Però invito a fare una riflessione. Se fosse vero che a Mariupol erano tutti russi, o filorussi, che senso avrebbe che ora, scappando, tutti scelgano di passare dalla parte ucraina. Sapete perché? Perché i russi mentono, nella loro ricostruzione della situazione. Chi riesce a mettersi in salvo da qualche parte in Ucraina, come una mia amica di origini italiane, deve comunque affrontare condizioni difficili, manca l'acqua pulita per lavarsi i denti, manca la roba da mangiare. Perché scegliere questa situazione se ci fossero alternative".
Maistrouk si è fatto conoscere in questi giorni di guerra per non avere peli sulla lingua. E non si smentisce. "Io a quelli che in Europa, anche in Italia sostengono Putin farei controllare i conti correnti... Oppure gli consiglierei qualche visita specialistica. Mi sembra talmente ridicolo stare dalla parte di un despota, che non vedo altre ragioni":
Alcune sue parole sono state anche mal interpretate. "Io non ho mai detto che gli Italiani sono codardi. Io mi riferisco a certi esperti che passano in televisione a dire cose assurde. Ma l'Italia è un'altra cosa. Ieri Draghi ha detto cose importantnti, che vuole l'Ucraina nella Comunità Europea, e questo è importante. Il vostro paese ci dà aiuto militare, armi, fa quello che può. Se riuscisse adesso a ridurre la sua dipendenza dalla Russia per gas e petrolio, che attualmente copre il 40 per cento del fabbisogno, sarebbe un segnale importantissimo"
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