Legge vittime incuria, Possetti a Telenord: "Segnale importante, ma l'attenzione sulle infrastrutture resti alta"

di Carlotta Nicoletti - Stefano Rissetto

"Questo disegno di legge è un riparo, ma speriamo che situazioni come quella che abbiamo vissuto non accadano più"

In un’intervista al TGN Today di Telenord, Egle Possetti, presidente del Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi, ha commentato l’approvazione al Senato del disegno di legge a tutela delle vittime di crolli infrastrutturali. Il provvedimento, che ora passerà alla Camera per l’approvazione definitiva, è stato accolto con favore dal comitato, ma la Possetti ha sottolineato che la lotta per la sicurezza delle infrastrutture deve continuare.

Speranza - "È la fine di un lungo percorso", ha dichiarato la Possetti, evidenziando come questo disegno di legge rappresenti il frutto di anni di battaglie per ottenere giustizia e prevenire tragedie simili a quella del Ponte Morandi. La Possetti ha espresso la speranza che questa legge non debba mai essere più utilizzata, auspicando che porti a una maggiore attenzione alla manutenzione e alla sicurezza delle infrastrutture. "Questo disegno di legge è un riparo, ma speriamo che situazioni come quella che abbiamo vissuto non accadano più", ha aggiunto.

Tempo - Egle Possetti ha anche ricordato come, nonostante l’attenzione mediatica iniziale, la tragedia del Ponte Morandi abbia corso il rischio di essere dimenticata nel tempo. "Dopo la costruzione del Ponte San Giorgio, l'attenzione è calata. Ma nessun ponte riuscirà a risanare questa ferita", ha sottolineato, ribadendo che l’unica vera soluzione è evitare ulteriori tragedie.

Manutenzione - Per quanto riguarda la manutenzione delle infrastrutture, la Possetti ha espresso il timore che non siano stati fatti abbastanza passi avanti. "C’è ancora molto da fare, e soprattutto è importante che gli interventi siano costanti nel tempo e non finiscono dopo il clamore mediatico", ha affermato, facendo appello alla politica affinché non abbassi mai la guardia.

Sottomissione - Egle Possetti ha poi fatto un’analisi critica della gestione politica e istituzionale che ha portato al crollo del ponte. "C’è stata una sottomissione della politica agli interessi privati e un fallimento nelle politiche di vigilanza", ha denunciato, riferendosi alle privatizzazioni delle infrastrutture e alla mancata supervisione delle stesse da parte delle istituzioni. "Le infrastrutture le abbiamo pagate tutti, con le nostre tasse, con il nostro lavoro, e sono state distrutte", ha aggiunto, esprimendo il suo disappunto per il fatto che le risorse pubbliche siano state utilizzate senza la dovuta cura e attenzione.

Segnale - Infine, riguardo all'approvazione del disegno di legge alla Camera, Possetti ha espresso speranza che i tempi siano rapidi e che il processo legislativo venga concluso positivamente, "sperando che questo disegno di legge non resti l'unico segnale" di attenzione politica alla sicurezza delle infrastrutture