Savona, Toti: "Sconfitta? Critiche dai partiti che hanno dimezzato i propri voti"

di Alessandro Bacci

"Alcuni partiti del centrodestra inseguendo i terrapiattisti in Italia hanno reso incomprensibile al nostro elettorato la propria politica"

All'indomani dall'esito dei ballottaggi a Savona e in tutta Italia, il governatore della Liguria Giovanni Toti risponde alle critiche ricevute: “Francamente leggo delle analisi sul voto che sono molto semplicistiche e autoassolutorie che sfiorano il surreale. Leggo di partiti che hanno dimezzato i propri voti che spiegano come fare politica all'unico partito che ha preso voti, leggo appelli all'unità della coalizione da chi a Savona ha rotto la coalizione correndo da soli. L'analisi è un filo più sofisticata, penso che alcuni partiti del centrodestra inseguendo i terrapiattisti in mezza Italia abbiano scompensato e reso incomprensibile al nostro elettorato la propria politica. Penso che avere osteggiato le riforme del primo governo riformista del nostro paese negli ultimi anni abbia disorientato il nostro elettorato che si è messo a lavorare dopo il covid. Se l'appello è a rimboccarci le maniche a livello nazionale dove valgono le stesse ragioni, io evidentemente ci sono. Il tema dell'uomo solo al comando non esiste, i partiti della coalizioni hanno potenti raoppresentanze con metà delle deleghe più importanti della Regione. Io ho sempre difeso una squadra straordinaria per capacità e generosità ma se qualche partuito ritiene di dover rafforzare le proprie delegazioni ovviamente starò a sentire. Penso che i leader politici della regione si inconterranno con i vari sindaci che andranno al voto nella prossima primavera per trovare una sintesi. Io mi occupo della Regione Liguria dove grazie alla mia candidatura e alla lista Toti oggi governiamo con il secondo mandato, mai successo prima. Io per evitare l'effetto uomo solo al comando mi occupo di guidare la regione come i liguri mi ahnno chisto di fare.”

"Una coalizione dove la maggior parte degli assessori si sono presentati con partiti concorrenti, dove la litigiosità dei partiti ha costretto un sindaco a fare un passo indietro, dove siamo dovuti intervenire in scivolata per costruire un'offerta politica dell'ultimo minuto non ha aiutato la coalizione. Spero che questo errore non lo si faccia nelle città dove andremo al voto in fururo, dove tutti abbassino i toni e si rimettano a lavorare. Non sarà un caso che Savona cade insieme a Milano al primo turno, a Torino, Roma, insieme a Napoli e potremmo continuare a lungo. Evidentemente il centrosinistra ha saputo interpretare i tempi ed esserne all'altezza, un paese che vuole ripartire e non vuole confusione e piazze tumultuose. Il centrodestra diviso tra maggioranza e opposizione e anche nella maggiroan za ruiottoso ad accettare le ricette di un governo di unità nazionale che ci sta èportando all'applicazione del recovery fund probabilmente non ha sfondato nel cuore degli elettori."

"L'astensionismo credo che sia una faccia della stessa medaglia che ha visto il popolo moderato e le famiglie italiane disertare le urne non trovando un'offerta all'altezza della situazione e non volendo tradire il partito del cuore e della propria tradizione. L'astensione credo che possa essere recuperata se saprà fare un'analisi seria della sua linea politica. Per quanto mi riguarda in Regione la linea è stata chiara: siamo con il governo Draghi."