Genova, Palazzo Bianco riapre al pubblico

di Giulia Cassini

1 min, 38 sec

La decisione in tutta sicurezza, capofila l'assessore alle Politiche Culturali Barbara Grosso

Genova, Palazzo Bianco riapre al pubblico

Palazzo Bianco fu eretto fra il 1530 e il 1540 per Luca Grimaldi, passò poi alla famiglia De Franchi e a Maria Durazzo Brignole-Sale. L'appellativo Bianco si deve a Giacomo Viano che, nel 1712, lo rimanneggiò in modo da differenziarlo da Palazzo Rosso. Noto il lascito del 1884 di Maria Brignole-Sale De Ferrari, duchessa di Galliera, che assegnò con carta testamentaria al Comune Palazzo Bianco e pregiate opere antiche e moderne. 

E' sede museale dal 1950  e proprio da qui parte il messaggio del Comune di Genova con capofila l'assessore alla Politiche Culturali Barbara Grosso per ricominciare sotto il segno dell'arte, come dal famoso hashtag #laculturanonsiferma. La conferenza stampa del 5 giugno siglerà ufficialmente un nuovo modo di vivere il museo in questa Fase 2.

L'apertura al pubblico (resterà aperto il venerdì , il sabato e la domenica dalle 10 alle 18) si svolgerà  in tutta sicurezza: accesso consentito previa misurazione della temperatura, con guanti, mascherina, visite a numero contingentano tramite il bookshop di via Garibaldi e prenotazioni vivamente consigliate (www.ticketone.it; da mostrare cartacea o su smartphone. Tutte le informazioni al numero 010 2759185  oppure alla e mail biglieteriabookshop@comune.genova.it).

La riapertura porta con sé una buona dose di novità: un riallestimento dovuto in gran parte alla chiusura di Palazzo Rosso per lavori. Così si potrà spaziare dai capolavori di Cambiaso e Castello o Paggi alle opere d'arte "Giuditta e Oloferne" del Veronese, "Annnunciazione" di Ludovico Caracci, "Dio Padre" del Guercino e "La Cuoca" famosissima di Bernardo Strozzi oltre a "Ritratto di Gerolamo con la figlia Aurelia", solo per citarne alcune. 

Conclude la visita la sala dedicata a Caravaggio e ai caravaggeschi, con l’ "Ecce Homo" del Merisi, con il" David con la testa di Golia" di Simon Vouet e la "Salomè con la testa del Battista" di Mathias Stomer.

Le riaperture con gradualità e in piena osservanza delle normative proseguiranno in questo mese.