Ordine dei medici: "Esclusi dal tavolo regionale 15mila medici e odontoiatri che operano sul territorio"
di Eva Perasso
Bonsignore: "Pericoloso e grave". E a ruota arriva anche un comunicato ufficiale della Federazione
Tra gli esperti e le categorie convocate nella task force regionale che dovrà delineare la "fase 2", gli ordini dei medici sono stati dimenticati. E la reazione da parte degli ordini della Liguria non è stata certo positiva: "Con rammarico e incredulità abbiamo appreso l'esclusione dell'ordine dei medici e di tutta la medicina del territorio. Esclusione cha a nome mio e di tutti i presidenti degli ordini dei medici della Liguria considero molto grave perché fa sì che per la seconda volta - era già successo nella fase 1 dell'emergenza - vengano esclusi i 15mila medici e odontoiatri che operano sul territorio e con loro tutti i cittadini con cui i colleghi si interfacciano quotidianamente", dichiara a Telenord il professor Alessandro Bonsignore, presidente di Fromceo, la federazione regionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri della Liguria.
Nel pomeriggio del 18 aprile arriva anche il comunicato ufficiale dell'Ordine dei Medici:
"Gli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Regione Liguria hanno preso atto, con rammarico e stupore, di non essere stati coinvolti nella Task Force che il Governatore Toti ha voluto istituire per la gestione della cosiddetta Fase 2 dell’emergenza COVID-19. Una dimenticanza tanto più grave se si considera che il medesimo errore era già stato compiuto nella Fase 1 dell’emergenza e se si considera che, ad oggi, sono ben 27 (!!!) le figure professionali che, a vario titolo, sono state coinvolte. Un numero molto elevato, che certamente renderà difficile una concreta operatività della Task Force e che, anche per questo, non sarebbe stato di certo “appesantito” da una rappresentanza quanto mai opportuna e preziosa.
Una dimenticanza che sorprende ancora di più vedendo come, invece, altri Ordini Professionali siano stati giustamente coinvolti nella Task Force. Ricordiamo, infatti, alla Politica, alle Prefetture e a tutti coloro che rivestono cariche ufficiali, che gli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri sono Organi Sussidiari dello Stato e, come tali, rappresentano il primo interlocutore istituzionale cui rivolgersi nel momento in cui si affrontino temi inerenti alla Salute dei cittadini, al decoro e alla dignità degli operatori e, più in generale, alla Sanità.
Una dimenticanza che non ha neppure ragion d’essere visto e considerato il comportamento di costante collaborazione e di leale sinergia che, con spirito propositivo e costruttivo, con abnegazione e grande senso del dovere, gli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri hanno portato avanti dall’inizio dell’emergenza nonostante l’esclusione, come ricordato, dalla Task Force della Fase 1.
Una dimenticanza che si pone, peraltro, in netta contrapposizione con i “Grazie” di cui molti si riempiono la bocca, talora anche mediante manifesti e articoli di giornale.
Una dimenticanza che, in questo senso, offende i 15.000 Medici e Odontoiatri che quotidianamente sono impegnati sul campo - in Liguria - a tutelare la Salute di
tutti noi.
Una dimenticanza che rischia di portare a commettere lo stesso passo falso della Fase 1: trascurare il Territorio. Ebbene, se questo dovesse accadere, le conseguenze sarebbero ancora peggiori di quelle cui abbiamo assistito nella Fase 1. Oltre a non essere - forse – del tutto chiaro il ruolo degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri, infatti, pare non essere nemmeno chiaro che la “partita” della Fase 2 si potrà e dovrà giocare sul Territorio; perché se così non fosse, e si continuasse a ragionare in modo Ospedale-centrico, come alcune dichiarazioni agli Organi di Stampa farebbero pensare, l’avremmo già persa in partenza e saremmo travolti da un’ondata di ritorno dell’infezione e delle sue conseguenze che non saremo in grado di fronteggiare.
La più volte citata dimenticanza, anche se ripetuta per la seconda volta, configura - allo stato - una negligenza, vale a dire un’omissione di doveri oltre che un’occasione persa; delinea, comunque, una situazione cui si può ancora porre rimedio: in queste ore, la Regione Liguria potrà ravvedersi.
La nostra puntualizzazione non certo per una agognata visibilità, ma per l’apparente assenza di considerazione e di rispetto nei confronti di chi serve quotidianamente i cittadini sul Territorio e con questi ultimi dovrà saper gestire la Fase 2 dell’emergenza.
Di certo, a prescindere da ciò che accadrà, gli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri della Liguria non faranno mai mancare il loro supporto a tutta la Categoria ed ai cittadini e saranno in grado di essere concretamente vicini ai Colleghi, proprio come hanno fatto sinora.
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
Genova, 18/04/2020
Prof. Alessandro Bonsignore
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