No Green pass Genova: "Cortei vietati? Pronti alla mobilitazione immediata"
di Alessandro Bacci
Il movimento Libera Piazza Genova annuncia la manifestazione per sabato: "Non accetteremo questa svolta autoritaria sempre più palese"
Inevitabilmente la circolare del ministro Lamorgese che vieta i cortei dei movimenti No Green Pass in tutta Italia ha scatenato la polemica. I manifestanti non potranno più attraversare i centri storici e le strade dello shopping, e potranno essere organizzati soltanto dei sit-in. Questo a tutela dell'ordine pubblico e per favorire le attività commerciali danneggiate dai cortei del sabato pomeriggio.
"La chiara intenzione del governo di attaccare violentemente il diritto a manifestare ed esprimere un’opinione politica ci lascia preoccupati, ma non sorpresi - scrive il movimento Libera Piazza Genova - Era chiaro da mesi come sull’altare dello “stato d’emergenza” tutto fosse sacrificabile, dal dibattito parlamentare al diritto al lavoro, dal diritto allo studio alla libertà di scelta terapeutica. Ma non è possibile ora rimanere in silenzio: condanniamo con fermezza questo vergognoso ennesimo arbitrio del governo Draghi, condanniamo con fermezza la violenza economica, fisica e psicologica che da mesi questo riversa contro milioni di cittadini, colpevoli di legittimamente dissentire."
"La piazza di Genova si è sempre contraddistinta per la correttezza e il rispetto delle leggi, pur vivendo in un momento storico nel quale ciò appare sempre più difficile - prosegue il comunicato - Si è riusciti a procedere per ben 16 settimane senza nessun incidente di sorta, organizzando manifestazioni sempre più partecipate e col coinvolgimento di numerosi settori e categorie lavorative. Per questo non accetteremo questa svolta autoritaria sempre più palese, e siamo pronti alla mobilitazione immediata nel caso in cui le deliranti dichiarazioni di membri del governo dovessero tradursi in decreti."

Sulla questione è intervenuto anche il governatore Giovanni Toti: "Mi auguro che le minacce dei no vax di non rispettare per il prossimo sabato le nuove regole del Viminale sui cortei siano solo parole. Manifestare per esprimere le proprie idee è legittimo, farlo mettendo in croce chi vuole lavorare e tornare a vivere dopo due anni difficili non è più tollerabile. I numeri parlano chiaro anche in questo caso: ad esempio a Genova i cortei no pass, che da 16 sabati consecutivi paralizzano il centro della città, hanno portato al 30% degli incassi in meno per i negozi del centro. A un passo dalle festività natalizie, questa è la situazione per tante delle nostre attività, che vorrebbero solo ripartire e non possono permettersi ulteriori perdite dopo mesi di sacrifici a causa della pandemia."
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