Liguria, Sansa: "Centinaia d'imprese fallite e chiuse nel decreto Ristori"

di Redazione

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L'attacco su Facebook: "Ma la giunta Toti sa cos'è la trasparenza? Così viene ridotto l'ammontare destinato alle imprese bisognose"

Liguria, Sansa: "Centinaia d'imprese fallite e chiuse nel decreto Ristori"

"Centinaia d'imprese fallite, doppie o chiuse. Anche loro sono nell'elenco dei beneficiari dei soldi del decreto Ristori approvato dalla Giunta Toti lo scorso 23 dicembre. Si parla di sette milioni che la Regione vorrebbe dividere tra 6.300 piccole imprese. Ma come denunciato anche dai colleghi del Pd e dei 5Stelle in Consiglio regionale “la presenza di attività cessate e/o inattive riduce l'aspettativa dell'ammontare destinato alle imprese bisognose”. Addirittura Forza Italia, che di Toti è alleata, ha presentato un'interrogazione a riguardo." Così Ferruccio Sansa, capogruppo della Lista Sansa in Regione, attacca la giunta regionale attraverso Facebook. 

"La notizia è uscita su vari quotidiani nazionali, i quali elencano alcuni dei locali a cui dovrebbero andare i soldi, ma che, sfortunatamente, risultano inattivi da anni. È il caso della discoteca Vanilla chiusa dai primi anni duemila; o il teatro Chiavari il cui palco non viene calpestato dal 2018. e poi ancora: c'è la Capannina sul lungomare a Ventimiglia e che non si chiama più così da dieci anni”. Toti alla precisione e alla professionalità preferisce parlare alla stampa, sui social, in tv e alle radio per dare la colpa sempre a qualcun altro. I soldi del decreto Ristori - conclude Sansa - devono essere gestiti in modo trasparente e assegnati regolarmente in modo che le piccole imprese che ne hanno diritto possano giovarne in tutta la loro disponibilità e non solo in parte perché “dispersi” in qualche locale fallito o chiuso. Ma la giunta di centrodestra sa cos'è la trasparenza?"