Liguria, la legge proposta da Muzio, Fi,  per le donne vittime di violenza

di Antonella Ginocchio

Il consigliere regionale: “Spero che il testo venga sottoscritto dai colleghi di tutti i gruppi consiliari 

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Un “sostegno di libertà” a favore delle  donne vittime di violenza. E’ quanto prevede la proposta di legge del consigliere regionale di Forza Italia, Claudio Muzio, che oggi ai microfoni di Telenord ha illustrato il testo, proprio in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. “Spero che il testo venga sottoscritto da tutti i consiglieri regionali, senza distinzione di parte politica”, ha detto il consigliere che  n giornata ha avuto modo di illustrare l’iniziativa anche nell’ambito di una conferenza stampa promossa da Azzurro Donna.

“L’obiettivo – ha detto Muzio  – è fare sì che ogni donna in condizione di povertà materiale e vittima di violenza domestica superi lo stato di dipendenza economica, di soprusi e ricatto e sia posta in condizione di accedere ai beni essenziali e partecipare dignitosamente alla vita sociale”. Lo strumento scelto a tal fine è quello del “sostegno di libertà”, che può assumere diverse forme: l’erogazione di un sussidio economico, l’accesso alla formazione e alle politiche attive del lavoro, gli incentivi per l’apertura di un’attività in proprio, l’aiuto economico per favorire la mobilità geografica per far fronte alla violenza ed al pericolo, la garanzia della continuità scolastica per i figli minori e maggiorenni che debbano completare il ciclo di istruzione.

“Le beneficiarie del sostegno – ha spiegato il consigliere - seguiranno dunque un percorso personalizzato, ritagliato sulla base delle specifiche condizioni di ciascuna, al fine di favorirne l’indipendenza economica, l’autonomia e l’emancipazione”. Ha continuato: “E’ un lavoro che vedrà coinvolti in prima linea i Comuni e i servizi sociali, che sono le prime sentinelle sul territorio rispetto alle situazioni di disagio. Ci sarà anche la fondamentale collaborazione dei centri antiviolenza e delle associazioni, in modo da realizzare una vera rete sociale a supporto delle vittime”. Tra le altre cose, all’art. 8 la proposta di legge prevede anche la realizzazione di progetti culturali nelle scuole, all’art. 9 un contributo economico alle famiglie che ricevono in affido le donne maltrattate e i loro figli, all’art. 10 l’esenzione dal pagamento delle imposte regionali per le imprese individuali gestite da donne vittima di violenza. La proposta chiede infine l’istituzione di un “fondo regionale per il sostegno di libertà”, nel quale far confluire le risorse europee, statali e regionali iscritte in bilancio su queste tematiche.

“Non appena partiranno i lavori delle Commissioni Consiliari,  promuoverò l’audizione delle rappresentanti e dei rappresentanti delle associazioni interessate e dei centri antiviolenza, in modo da giungere ad un testo finale che sappia rispondere nella maniera più puntuale possibile alle esigenze ed ai bisogni delle donne vittima di violenza”, ha concluso il consigliere.