Palazzo Senarega, il (nuovo) "Giuoco del Barone"

di Giulia Cassini

1 min, 39 sec

La performance col Conservatorio, l'Accademia Vocale di Genova e la regia di Anna Laura Messeri

Palazzo Senarega, il (nuovo) "Giuoco del Barone"

Evento sold out da giorni a Palazzo Senarega con il Dipartimento di Canto e Teatro Musicale del Conservatorio Paganini di Genova su regia di Anna Laura Messeri.  Per la messa in scena de "Il Giuoco del Barone" nel pomeriggio del 22 novembre protagoniste le voci di  Riccardo Montemezzi, Simone Cammarata, Lorenza Cevasco e Arturo Dal Bianco con  direzione del coro di Roberta Paraninfo e, al ianoforte, Michele Savino e Tiziana Canfori. L'evento è stato realizzato con la Fondazione Giorgio e Lilli Devoto in collaborazione col Teatro Nazionale e l'Accademia Vocale di Genova.

                    
Il Giuoco del Barone è l'opera prima del compositore Valentino Bucchi, su libretto di Alessandro Parronchi, ispirata all’omonimo gioco di società, vale a dire una variante toscana del Gioco dell’Oca. L’opera da camera fu rappresentata per la prima volta a Firenze nel 1939 al Teatro “Sperimentale” e poi nel corso del Secolo Breve venne messa in scena da registi come Franco Zeffirelli, Cesare Orselli e Stefano Vizioli.  Era decisamente di rottura, sperimentale, in una fase teatrale dominata dall'estetica ancora verista, seppur con una vena destinata ad esaurirsi, e dall'esaltazione dei miti.  

Il soggetto invece qui è popolare, rappresentato dalle traversie di un barone avventuriero. La vita è un azzardo, un lancio di dadi, che determina lo svolgersi della vita del protagonista e che rimanda al gioco di società, lo stesso riproposto all'evento dalle  Edizioni San Marco dei Giustiniani in Genova.

Una realizzazione filologicamente curata da Marino Fuchs con i contributi di Valentino Bucchi, Alessandro Parronchi, del critico musicale Bruno Barilli e  i disegni originali di Guido Zibordi Marchesi riportati sulla tavola a colori. E' proprio da questa pedana ipercolorata e a tratti surreali, moderna bozza delle meraviglie, che si attinge a figure, simboli e personaggi della trama in un gioco di percorso in cui si arriva, con entusiasmo, a tagliare il traguardo.