Genova, rogo di Cornigliano: un'inquilina si stava lanciando dal terzo piano

di Michele Varì

La notte di terrore nel palazzo di viale Casanova: "I bambini messi in salvo dalle finestre usando come corde delle lenzuola annodate".

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Una donna al terzo piano, terrorizzata, stava per gettarsi nel vuoto, due genitori abitanti al primo piano hanno messo in salvo i figli facendoli uscire dalla finestra con delle lenzuola annodate.

È stata una serata da incubo quella vissuta nel civico 2 di viale Casanova, a Cornigliano: le fiamme divampate dagli interruttori elettrici posti al pianterreno hanno provocato una densa nuvola di fumo nero che ha invaso il palazzo e avvolto l'intera zona.

Gli interminabili minuti passati ad aspettare l'arrivo dei pompieri sono stati un incubo.

Come ha raccontato a Telenord un pizzaiolo fra i primi ad accorgersi di quanto stava accadendo.

Alla fine a causa del fumo ventidue abitanti, fra cui dodici bambini e un neonato, sono rimasti lievemente intossicati e sono stati trasportati in ospedale in codice giallo: nessuno è grave.

L'inferno in viale Casanova è scoppiato alle alle 22.20. Pochi minuti prima nella zona erano stati dati alle fiamme i cassonetti della spazzatura in due posti diversi, in via Brighenti e in via Agosti.

Neanche un mese nella zona erano andati in fiamme gli interruttori di un palazzo di via Tonale, rogo che aveva innescato un'altra serie di incendi dolosi nel palazzo.

Per questo le indagini dei pompieri ipotizzano le gesta di un piromane seriale: nel mirino sbandati della zona, forse una vendetta, forse una follia. Allo stato attuale per il rogo di via Casanova però non si può escludere nessuna ipotesi.

Fra le prime ad intervenire per prestare soccorso agli abitanti prigionieri del fumo alcune inquiline cilene del palazzo di fronte che dal terrazzo hanno gettato un tubo dell'acqua nella casa di una donna.

Spento il rogo, il palazzo di viale Casanova rimasto senza elettricità è stato dichiarato inagibile: sette inquilini sono stati collocati in alberghi dalla protezione civile del comune di Genova, gli altri hanno trovato ospitalità in casa di amici o familiari.