Genova, via Porro: sfida fra abitanti all'ombra del nuovo ponte
di Michele Varì
I residenti del confine della zona rossa: "Decidiamo noi il futuro, gli sfollati ormai sono il passato"
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“Il futuro del quartiere di via Porro lo decideremo noi che ci abitiamo, gli sfollati che sono stati indennizzati e sono andati ad abitare altrove ormai sono il passato”.
Con calma ma la giusta determinazione Antonio Lillo dalla sua casa di via Porro nelle vesti di portavoce degli abitanti al confine della zona rossa fa chiarezza su un tema che in Valpolcevera ha innescato molte polemiche.
“Quando è crollato il ponte io ero in Piemonte, nella seconda casa, sono potuto tornare solo dopo quattro giorni. Autostrade mi ha indennizzato con 10 mila euro per trasferirmi in un'altra zona per evitare i disagi dei lavori, ma con quei soldi non potevo pagarmi un'altra casa e sono rimasto nel cantiere”. Due anni di sacrifici fra polvere e rumore, di giorno e di notte, ora la rinascita con il nuovo Ponte: “Il Morandi faceva ombra, questo regala più luce ed è più silenzioso. Se ho mai pensato che il vecchio ponte potesse crollare? No, chi poteva immaginarlo...”.
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