Genova, Processo Morandi: "Entro i primi di ottobre i risultati delle analisi"

di Redazione

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Lo conferma il colonnello della Guardia di Finanza Ivan Bixio: "E' stato come cercare il proverbiale ago nel pagliaio"

Genova, Processo Morandi: "Entro i primi di ottobre i risultati delle analisi"

"A fine settembre, primi di ottobre consegneremo ai magistrati i risultati dell'inchiesta sul crollo del Ponte, altre tre sono ancora aperte". Così il colonnello della Guardia di Finanza Ivan Bixio, comandante del I gruppo di Genova, in un'intervista rilasciata all'Eurispes che, nell'ultimo numero del suo magazine online, ha fatto il punto della situazione dell'inchiesta sul crollo di Ponte Morandi. Nel corso dell'intervista il colonnello Bixio ricorda i "circa 60 terabyte di documentazione acquisita nel tempo e analizzati dalla Guardia di Finanza, quattro le inchieste nate successivamente al crollo del Ponte Morandi.

"Siamo giunti alla fase finale della stesura di questa corposa analisi - spiea il colonnello Bixio - e contiamo di depositare tutto dopo l'estate, tra la fine di settembre e i primi di ottobre, comunque prima che scadano le indagini preliminari e comunque prima del secondo incidente probatorio [previsto a dicembre, ndr]. La difficoltà, se vado indietro a due anni fa, era quella di iniziare a domandarsi che cosa cercare rispetto a un tipo di evento che è diverso rispetto ad altre attività di polizia economica e finanziaria che noi della Guardia di Finanza facciamo".

"In questo caso, con la Procura di Genova - prosegue Bixio - è stato acquisito un sistema di analisi vero e proprio che non ha eguali in Italia, in grado di trovare 'l'ago nel pagliaio'. Diventa fondamentale ed estremamente utile servirsi di questi sistemi perché altrimenti si rischia di non riuscire a trovare quello che serve e perdere tanto tempo. Accanto a questi tipi di analisi tecnologicamente più avanzate rimangono, comunque, i sistemi tradizionali, per cui rispetto ad una email o ad un documento bisogna sempre interrogare il testimone, fare ulteriori riscontri. Ad esempio, sui falsi report sono state fatte delle indagini puramente tecniche - che sono uno strumento classico - e abbiamo fatto indagini sugli smartphone, andando ad analizzare le corrispondenze delle chat su WhatsApp, Telegram e quant'altro"