Genova, post choc su Salvini. Rixi: "Inneggia e promuove la finalità del terrorismo"
di Alessandro Bacci
Un militante de 'La Sinistra' ha pubblicato l'immagine su Facebook accompagnata dalla didascalia "Non succede... ma se succede..."
"Matteo Salvini è finito nuovamente nel mirino. Questa volta a dedicargli un post choc, un militante genovese de 'La Sinistra' che sul suo profilo Facebook ha postato una foto che ritrae il leader della Lega imbavagliato e con la bandiera delle Brigate Rosse alle spalle col commento "Non succede… ma se succede…", seguito dal pugno chiuso. Un atteggiamento che richiama subito alla memoria il rapimento del presidente Aldo Moro." Lo denuncia il deputato della lega Edoardo Rixi aggiungendo che il post "è comparso sul profilo del militante genovese intorno alle 23 e nel corso della notte è stato cancellato".
Secondo Rixi, il post "inneggia e promuove la finalità del terrorismo degli anni di piombo nei confronti di un leader democraticamente eletto e che oggi rappresenta il primo partito in Italia. Un'azione - prosegue Rixi - che nulla ha a che vedere col confronto politico usato per fomentare l'odio e cavalcare l'ignoranza. Ora ci attendiamo da stampa Digos e magistratura di Genova la stessa attenzione riservata ad altri fatti dei giorni scorsi con indagini sull'autore del gesto e una forte presa di posizione contro il terrorismo rosso, senza fare pesi e misure diversi. Inoltre auspichiamo un serio dibattito sull'odio e l'istigazione alla violenza che trovano spazio sui social, con indagini vere e approfondite sull'autore di questo gravissimo gesto".
Secondo quanto appreso, la Digos della questura di Genova ha avviato un accertamento e la conseguente identificazione dell'autore del post che riporta in un fotomontaggio la foto del leader della Lega imbavagliato con, sullo sfondo, la bandiera con la stella a 5 punte delle Brigate Rosse. Il fotomontaggio rimanda all'immagine in bianco e nero che venne fatta trovare dalle Br in un sottopassaggio di Largo Argentina, a Roma, il 18 marzo 1978 dalle Brigate rosse insieme al comunicato n.1.
"Mi dissocio e stigmatizzo tale post che nulla ha a che vedere con la cultura della sinistra e dei comunisti nel nostro Paese, i quali infatti hanno pagato un pesantissimo tributo di di sangue alla lotta per la libertà e la democrazia". Lo scrive in una nota Davide Ghiglione, capogruppo di 'Chiamami Genova - Putti Sindaco' nel V Municipio Vapolcevera, commentando le parole del deputato del Carroccio Edoardo Rixi sul post che ritrae Salvini prigioniero delle Br. Rixi aveva diffuso una foto nella quale, oltre al presunto autore del post è raffigurato anche Ghiglione, foto scattata durante una campagna elettorale de 'La Sinistra'. "Ricordo inoltre come nella mia attività istituzionale nel V Municipio Valpolcevera, seppur con opinioni e idee spesso diverse - ha scritto Ghiglione -, abbia sempre collaborato con tutte le forze politiche presenti in consiglio, compresa la Lega. Ritengo infine questo attacco strumentale per provare a riequilibrare l'opinione pubblica dopo il gesto del saluto romano in consiglio comunale a Cogoleto, fatto in una sede istituzionale da dei consiglieri eletti, durante il giorno della memoria. Qui stiamo parlando di un post su facebook, pur concordando che sicuramente non vada sottovalutato".
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