Genova, la protesta anti Dpcm si fa violenta: due agenti feriti
di Michele Varì
Dopo il corteo una cinquantina di balordi ha lanciato pietre e bottiglie contro la polizia. Alcuni già dentificati: rischiano il fermo
Il corteo della sera in piazza De Ferrari dei manifestanti anti Dpcm è degenerato in scontri in strada fra una cinquantina di balordi con il viso coperto da felpe e mascherine e la polizia: ne hanno fatto le spese due agenti della Digos feriti al volto ed un ginocchio dopo essere stati colpiti da bottiglie e altri oggetti scagliati dai teppisti.
Gli scontri sono divampati dopo che il corteo di manifestanti si è sciolto fra le vie a ridosso di piazza Corvetto e via XX Settembre dove i teppisti si sono armati di bottiglie prese nei cassonetti della spazzatura e li hanno scagliati contro gli agenti della digos e del reparto mobile. Minuti di guerriglia urbana in cui hanno rischiato di farne le spese alcuni passanti che passavano nella zona.
Dopo venti minuti di silenzio il gruppo di violenti è riapparso all'improviso in salita Pollaiuoli, la porta del centro storico alle spalle di piazza Matteotti: mentre il reparto mobile era schierato all'inizio di San Lorenzo, all'altezza della Curia, sul selciato sono piovute decine di bottiglie lanciate dai vicoli, per fortuna senza colpire agenti o le rare persone di passaggio a quell'ora.
Le indagini della Digos per identificare i casseur avrebbero già permesso di identificare alcuni dei manifestanti più violenti che ora rischiano il fermo per le lesioni aggravate provocate ai due agenti feriti.
Dalle prime indiscrezioni non sarebbero solo ultrà o estremisti di destra, come trapelato in un primo momento, ma fra loro ci sarebbero dei balordi, professionisti nell'infiltrarsi all'interno delle manifestazioni per attaccare le forze di polizia e devastare.
Alle 21.30 alcuni di loro erano stati segnalati nei vicoli alle spalle di piazza delle Erbe: avvistati e redarguiti da alcuni abitanti per il lancio di bottiglie, dopo avere minacciato i cittadini sono stati costretti alla fuga nei vicoli verso via Ravecca.
La zona pur deserta per il coprifuoco anti Covid è tutt'ora presidiata da agenti in divisa e detective della Digos.
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