Genova, in arrivo altre 10 denunce per la manifestazione "No Green Pass" del 31 luglio

di Alessandro Bacci

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Persone deferite per la promozione del corteo non preavvisato e per interruzione di pubblico servizio. Rischiano anche una pesante sanzione

Genova, in arrivo altre 10 denunce per la manifestazione "No Green Pass" del 31 luglio

Proseguono le indagini da parte della polizia sulle manifestazioni No Green Pass che si sono tenute a Genova nelle scorse settimane. Al termine della manifestazione del 24 luglio erano tre le persone segnalate all’autorità giudiziaria per i reati commessi nel corso della stessa. Come si ricorderà, uno aveva scagliato pietre contro la sede del quotidiano Il Secolo XIX, mentre altri due avevano materialmente assunto il ruolo di promotori del corteo, mai preavvisato, come invece impone la legge, all’autorità di pubblica sicurezza. Dopo ulteriori accertamenti sono state individuate altre 5 persone che hanno agito come promotori della manifestazione, in quanto si sono adoperati per far proseguire il corteo, guidandolo verso la sopraelevata A. Moro, nonostante gli avvisi dati dal personale di polizia che aveva rilevato e comunicato loro l’illegalità delle loro azioni, e bloccando poi a lungo il traffico su piazza Cavour. La loro posizione è al vaglio anche in relazione all’illecito amministrativo del blocco stradale, come noto punito con una severa sanzione pecuniaria.

Anche il 31 luglio si è tenuto un raduno finalizzato a protestare contro i recenti provvedimenti governativi in materia di cosiddetto “green pass”. Come già accaduto esattamente una settimana prima, la manifestazione non era stata preavvisata all’autorità di pubblica sicurezza, in contrasto con la normativa vigente. Anche in questo caso, per iniziativa di un gruppo di persone, il presidio si è trasformato in un corteo, svoltosi nonostante gli avvisi dati dal personale di polizia in servizio sull’illegalità di tale condotta.

All’esito dei primi accertamenti, sono state individuate 10 persone, 4 delle quali coincidenti con alcune già segnalate per i reati commessi una settimana prima, che saranno deferite all’autorità giudiziaria sia in quanto promotori del corteo non preavvisato, sia per interruzione di pubblico servizio, dato che, a causa del movimento e delle soste dei partecipanti, conseguenti alle scelte fatte dal gruppo che aveva assunto il controllo della manifestazione, alcuni mezzi del trasporto pubblico sono rimasti a lungo bloccati. Anche per costoro, così come per chi ha materialmente bloccato il traffico, mezzi pubblici inclusi, sarà valutata l’applicazione della sanzione per blocco stradale.