Genova, 17enne spaccia in Darsena e ingoia cocaina e oppiacei: arrestato
di Alessandro Bacci
Il giovane trovato in possesso di 32 dosi, scoperto durante un'operazione di controllo che ha interessato una quarantina di agenti di polizia locale
Soltanto 17 anni e già un'avviata attività di spaccio in Belvedere Pertusio: il giovane, di origine senegalese,è stato arrestato dal reparto Sicurezza urbana della Polizia Locale nell'ambito di un'operazione ad alto impatto in cui sono stati impegnati, oltre agli uomini della Sicurezza urbana, anche i reparti speciali Giudiziaria e Pronto intervento e gli uomini del nucleo Centro storico del 1º distretto territoriale. Una quarantina di agenti ha passato al setaccio la zona della Darsena dopo aver chiuso al transito per qualche minuto la via Gramsci (per impedire che eventuali fuggitivi si gettassero in strada rischiando di essere investiti) e la zona di piazza delle Erbe. Sono stati identificati in totale 31 soggetti. Uno straniero è stato denunciato per violazione alle normative sull'immigrazione, due persone sono state accompagnate al gabinetto di fotosegnalazione del reparto Giudiziaria perché prive di documenti. Sono state 22 le sanzioni amministrative: due per manifesta ubriachezza; due per turpiloquio; tre per il mancato rispetto del codice della strada; una, con sequestro della merce, per vendita ambulante in centro storico (dove è vietato). 14 le sanzioni per la violazione della legge regionale relativa al Commercio. A queste si aggiungono due ordini di allontanamento. Sei le sanzioni per quanto riguarda la normativa di prevenzione al contagio del Covid: una per mancanza di mascherina, due per consumo di bevande in area pubblica dopo le 18, tre per assembramento.
Durante i controlli nella zona particolarmente critica di Belvedere Pertusio, alla Darsena, un ragazzo, alla vista della polizia locale, ha tentato di allontanarsi e, una volta fermato, ha tentato di ingoiare quello che aveva in bocca. Non è riuscito completamente nel suo intento perché, anche a tutela della sua salute e della sua stessa vita (se gli involucri si rompono nello stomaco o nell'intestino possono causare la morte di chi li ha inghiottiti), gli uomini della polizia locale sono riusciti a fermarlo e a fargli sputare ben 22 involucri di due colori (giallo e blu) poi risultati contenere cocaina e oppiacei. Sul posto, il minore ha rifiutato di declinare le generalità. Una volta portato nei locali della Polizia locale in piazza Ortiz, il ragazzo ha consegnato spontaneamente 390 euro in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell'attività illecita e un foglio in cui il personale ha potuto leggere che il minore era stato affidato a una comunità di accoglienza da cui si era allontanato nel marzo scorso. Mentre i suoi telefoni si trovavano su una scrivania della sede di piazza Ortiz, gli schermi si illuminavano per i messaggi dei clienti che chiedevano di acquistare. Il ragazzo, arrivato in Italia da solo, non era pregiudicato. Era stato controllato un paio di volte in passato senza che fossero emersi reati a suo carico. Recentemente aveva anche chiesto il permesso di soggiorno.
Sospettando che il 17enne avesse potuto ingoiare alcuni degli involucri, nonostante lui negasse la circostanza, gli operatori di Polizia locale lo hanno portato in ospedale dove, da accertamenti medici, emergeva che ne aveva nel corpo almeno altri 7. Tre, in aggiunta a quelli visti dai medici attraverso la Tac, li ha vomitati in ospedale. Il personale della Polizia locale ha deciso per l'arresto facoltativo e lo ha piantonato in ospedale dove è è rimasto ricoverato fino all'espulsione delle dosi di stupefacente. In totale il ragazzo aveva con sé, in totale, 32 dosi.
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