Genoa, Nicola: "La mia esultanza? Mi sono voluto sdebitare coi nostri tifosi"

di Marco Innocenti

2 min, 24 sec

"Questa salvezza è il frutto di 7 mesi di duro lavoro. Onore però anche al Lecce"

Genoa, Nicola: "La mia esultanza? Mi sono voluto sdebitare coi nostri tifosi"

E' un Davide Nicola felice, forse anche esausto, quello che si presenta ai microfoni di Dazn nel post partita, con in tasca una salvezza che, al suo arrivo, poteva sembrare una chimera quasi irraggiungibile: "La cosa gratificante di tutta quest'avventura - ha detto Nicola - è che ha confermato le parole dette all'inizio: è il frutto di 7 mesi di grandissimo impegno. E' come se ci fossimo salvati due volte perché è stato un campionato stranissimo. Siamo arrivati alla diciottesima partita con 11 punti, ultimi in classifica. Nelle ultime 9 partite abbiamo acciuffato il Lecce, abbiamo conquistato 28 punti. L'unico rammarico è che avremmo meritato di salvarci prima, ma la seconda parte di campionato è stata davvero estenuante. Dal mio arrivo abbiamo totalizzato i punti per essere noni in classifica, capite che il non salvarsi con questi numeri sarebbe stato un fallimento. Questa è una cosa utile per noi ma soprattutto per i giovani. Lo dico sempre, la capacità di non guardare solo al risultato ma di autovalutarsi. Poi ovviamente nel nostro mondo contano i risultati".

Indimenticabile il suo festeggiamento a fine gara. Nicola ha voluto ringraziare i tifosi del Genoa, anche se non erano ovviamente presenti in Gradinato, facendosi fotografare con indosso una maglietta con una foto che lo ritrae sotto la Nord con il figlio fra le braccia: "Mi sono sdebitato perché loro mi avevano fatto un grandissimo regalo che non dimenticherò mai"

E sul futuro? "Stasera vado a casa ad abbracciare mia moglie e i miei figli - 'svicola' il tecnico rossoblu - che sono stati 20 giorni con me a gestire questa ultima cavalcata e vi assicuro che non abbiano passato un periodo facile. L'abbraccio finale con Pandev? Goran non lo scopro io. Ciò che colpisce di lui o di Behrami è la fame che riescono a continuare ad avere. Goran mi ha detto parole bellissime, mi ha ringraziato e questo per me è la cosa più importante perché le relazioni sono tutto per me. Se smette? Credo gli sia tornata la voglia. Il mio futuro? Per adesso voglio solo tornare a casa a farmi una doccia. L'ambiente qui è speciale, quando sono venuto ho accettato la sfida di venire in un ambiente così. Adesso non so, non ho nemmeno la testa per pensare a questo. Secondo me le persone possono fare la differenza e devi far credere che tutti possono essere utili. Rispetto alla prima parte abbiamo perso 5/6 giocatori che erano titolari e ho sempre detto agli altri che sarebbe arrivato il momento anche per loro e si è puntualmente verificato. E' bello vedere la loro soddisfazione".

La chiusura però è per gli avversari, quel Lecce che ha tenuto il Genoa sulla corda fino all'ultima giornata. "Faccio i complimenti ai nostri avversari, il Lecce. Vale quello che ho detto prima, anche loro hanno fatto un grande lavoro a prescindere dal risultato finale"