Elezioni, scontro sui municipi. Piciocchi: “Parlano di riforma ma non dicono cosa contiene”; Salis: “Annulliamo riforma Bucci del 2021”

di Roli

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Secondo Piciocchi creare "nove centri di costo completamente autonomi in un quadro limitato di risorse di finanza locale" contraddice "ogni principio di organizzazione". Salis: "L’accentramento a Tursi non ha prodotto alcun risultato, si sono formate ar

Elezioni, scontro sui municipi. Piciocchi: “Parlano di riforma ma non dicono cosa contiene”; Salis: “Annulliamo riforma Bucci del 2021”

A volte ritornano: nella ciclicità delle polemiche da campagna elettorale, ecco che torna la discussione Piciocchi-Salis sui Municipi. Davanti alla platea dei Giardini Luzzati che ieri sera ha assistito al confronto tra i candidati sindaco (presenti in ordine alfabetico Mattia Crucioli, Raffaella Gualco e Antonella Marras; Francesco Toscano invece è stato rappresentato da Erica Martini) sono partite le prime schermaglie, che si sono trasformate in attacchi incrociati dopo il dibattito.

Piciocchi - Il primo affondo arriva dal candidato del centrodestra Pietro Piciocchi, che lamenta un continuo "parlare di una riforma dei Municipi" senza che venga "detto cosa contiene". "Mi piacerebbe affrontare una discussione tecnica: prendiamo lo statuto, il regolamento del decentramento e la sinistra dica cosa non funziona - dichiara -. Certo che se la sinistra pensa di creare nove centri di costo completamente autonomi e indipendenti in un quadro limitato di risorse di finanza locale, penso che contraddica ogni principio di gestione di un’organizzazione. Non è una questione politica: siamo tutti d’accordo sul fatto che i territori vadano valorizzati e ascoltati, il problema è tecnico. Prego chi dice che va fatta la riforma dei Municipi di comunicarci quali sarebbero i contenuti".

Salis - Il piano di Salis è semplice: "Entro i primi 100 giorni mi impegno a cancellare la riforma Bucci del 2021, che è un disastro". "Bisogna decentrare - spiega -, l’accentramento a Tursi non ha prodotto alcun risultato. Non serve l’accentramento, siamo una città che ambisce ad essere policentrica. In questo momento si sono formate aree in preda all’abbandono, non si sono mai formati così tanti comitati. Le persone non si sentono ascoltate, non c’è una risposta centrale della città e quindi bisogna tornare ad avere presidi reali e funzionanti sul territorio, con capacità d’azione".

Riforma - La riforma aveva cancellato la quota in conto capitale di 281mila euro per Municipio destinati alle opere pubbliche, Bucci però aveva promesso 200 milioni di investimenti, "oltre 20 per Municipio" aveva dichiarato all'epoca, che i presidenti delle ex circoscrizioni avrebbero potuto chiedere direttamente al sindaco o agli assessori competenti per vedere finanziate le opere richieste, secondo un meccanismo che faceva appello alla proattività dei Municipi stessi. Questo scontro ideologico si è ravvisato anche in tempi più recenti: lo stesso Piciocchi presentando il piano delle manutenzioni con Aster (prima della tragedia della palma di Piazza Paolo da Novi) aveva spiegato che i Municipi "spendono poco perché hanno paura di esaurire i fondi per le emergenze" e che i soldi non spesi da una circoscrizione sarebbero stati redistribuiti a quelle che hanno esaurito i fondi, in modo da incentivare gli interventi (LEGGI QUI); dall'altro lato però il presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi ha denunciato il mancato intervento del Comune sulle scuole come la Salgari dove la mensa è chiusa per pesanti infiltrazioni d'acqua, "da 5 anni la mettiamo in priorità 1 del piano manutenzioni (Poam) ma il Comune non ha mai preso in carico questo lavoro". Il totale dei lavori richiesti per tutte le scuole della circoscrizione è di circa 4,5 milioni di euro (LEGGI QUI).

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