Marco Scajola a Radar: “Il territorio va tutelato, ma senza fermare lo sviluppo”
di Carlotta Nicoletti
In tema di mobilità e infrastrutture, Scajola evidenzia la necessità di superare i limiti storici della rete ligure, a binario unico ancora su alcune tratte
L'assessore regionale Marco Scajola racconta a Carlotta Nicoletti, per Radar a Telenord, il proprio percorso come il risultato di una scelta personale e consapevole, mai imposta dalla storia familiare. Ricorda infatti che nessuno lo ha mai spinto verso la politica e che, anzi, il messaggio ricevuto è sempre stato chiaro: «prima lo studio, prima creare una professione». Una linea che, sottolinea, gli ha permesso di costruire un impegno pubblico fondato sul merito, accettando anche le critiche «per quello che facevo e per quello che sono».
Descrive la politica come una vita totalizzante, in cui «prevale l’interesse degli altri rispetto al tuo» e nella quale non esistono orari né festività. Un impegno che, pur comportando sacrifici importanti sul piano personale e familiare, affronta con convinzione, perché stare tra le persone, soprattutto nei piccoli comuni, significa ritrovare «il sapore vero di comunità».
Sul fronte della pianificazione territoriale, Scajola rifiuta le contrapposizioni ideologiche tra tutela ambientale e sviluppo. Rivendica una visione pragmatica: «sono per il mio territorio», che va protetto ma anche reso funzionale, soprattutto attraverso il potenziamento delle infrastrutture. La priorità, chiarisce, non è la nuova cementificazione, «di cui in passato se n’è fatta troppa», bensì la riqualificazione e la rigenerazione urbana, considerate il vero punto di equilibrio tra crescita e tutela del paesaggio.
Ampio spazio viene dedicato alle politiche abitative, un tema che definisce sempre più urgente. Ricorda i risultati ottenuti al tavolo nazionale e l’impegno della Regione Liguria nella riqualificazione del patrimonio esistente, sottolineando come in dieci anni siano stati recuperati oltre tremila immobili, pur nella consapevolezza che «dobbiamo fare ancora di più», perché molte famiglie vivono una condizione di difficoltà.
In tema di mobilità e infrastrutture, Scajola evidenzia la necessità di superare i limiti storici della rete ligure, definendo «medievale» la presenza del binario unico su alcune tratte ferroviarie. Il miglioramento dei collegamenti, spiega, è essenziale per lavoratori, pendolari e sviluppo economico, così come lo è il sostegno concreto garantito dalla Regione, unica in Italia ad aver contribuito direttamente ai costi dei pendolari Frecciarossa.
Infine, sul piano politico personale, rivendica una visione fondata sul gioco di squadra. Il fatto che il suo nome sia stato accostato a ruoli di maggiore responsabilità lo ha «fatto piacere», ma ribadisce di non essere «un battitore libero» e di aver spesso fatto «un passo di lato» quando l’interesse della comunità lo richiedeva, confermando una concezione della politica come servizio e responsabilità collettiva.
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