Tassa d'imbarco porto - La tassa d’imbarco nel porto di Genova “è uno strumento sbagliato, giuridicamente fragile e potenzialmente dannoso per il territorio”. Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti e segretario in Liguria della Lega Edoardo Rixi durante la conferenza stampa della Lega Liguria, è intervenuto duramente sulla decisione del Comune di Genova di procedere con l’imposizione sui passeggeri e sui trasporti marittimi.
Secondo Rixi, l’accordo alla base della misura nasce dalla ripartizione delle risorse tra le grandi città metropolitane, ma non prevedeva alcun obbligo di applicare una nuova tassa. “Il Comune di Genova ha firmato l’accordo ma non lo ha mai attivato – spiega – utilizzando per i primi due anni le risorse come un anticipo di cassa. Al terzo anno, che è questo, bisognava restituirle o coprirle con scelte coerenti. Se avessimo vinto le elezioni, quei soldi sarebbero stati restituiti senza aumentare le tasse”.
Nel merito, Rixi contesta la legittimità stessa della tassa d’imbarco: “È contraria ai principi dell’imposizione fiscale italiana, perché chi paga non è il beneficiario diretto dei servizi. I cittadini genovesi usufruiscono dei servizi ma non pagano, mentre chi si imbarca sì”. Anche la motivazione ambientale viene definita “pretestuosa”: “Gli investimenti sull’elettrificazione delle banchine e sulla sostenibilità del porto sono già finanziati dallo Stato, non dal Comune”.
Altro nodo critico è l’assenza di accordi con compagnie di navigazione e Autorità portuale, a differenza di quanto avvenuto in altri scali come Palermo. “Qui il Comune ha deciso unilateralmente – sottolinea Rixi – ma resta un problema pratico enorme: chi riscuote la tassa? Il cittadino deve fermarsi allo sportello del Comune prima di imbarcarsi?”. Il viceministro ricorda inoltre che misure analoghe, come a Venezia, sono state impugnate con esiti favorevoli alle compagnie.
Le conseguenze, secondo la Lega, rischiano di essere pesanti: penalizzazione del traffico marittimo, spostamento degli imbarchi verso altri porti come Savona, aumento dei camion sulle autostrade liguri già congestionate. “Il governo sta incentivando il trasporto marittimo per togliere mezzi pesanti dalle strade – afferma Rixi – questa tassa va nella direzione opposta”. Per le grandi compagnie, anche pochi euro a passeggero possono tradursi in milioni di euro l’anno, rendendo Genova meno competitiva.
