Bilancio europeo, Benifei a Genova: “Rischio di un’Europa più lontana dai territori”
di Carlotta Nicoletti
"Se tutto viene mescolato in un unico grande fondo, il rischio è che prevalgano gli interessi più forti"
Discutere della proposta di bilancio europeo direttamente con i territori è oggi più che mai fondamentale. È il messaggio lanciato dall’europarlamentare del Partito Democratico Brando Benifei, intervenuto a Genova in un confronto dedicato alle prospettive della nuova programmazione finanziaria dell’Unione Europea.
«C’è il rischio concreto – ha spiegato Benifei – di una proposta di bilancio che allontana l’Europa dai territori. Per questo abbiamo voluto aprire un dialogo e continueremo a farlo per tutto l’anno, coinvolgendo istituzioni locali, sindaci, associazioni di categoria, sindacati e imprese, affinché possano far sentire la loro voce nei confronti della Commissione europea».
Secondo l’europarlamentare, la proposta presentata da Bruxelles – che dovrà essere emendata dal Parlamento europeo e dai governi – nasce in un contesto segnato da nuove priorità strategiche, come politiche industriali, innovazione e sicurezza. Tuttavia, proprio questa riorganizzazione rischia di tradursi in una riduzione delle risorse destinate a settori cruciali per i territori: agricoltura, piccole e medie imprese e politiche di coesione.
«Se l’Europa vuole davvero essere vicina ai cittadini – ha sottolineato – deve aumentare l’impegno verso i territori. Questa è la battaglia che stiamo portando avanti: un’Europa capace di avere grandi progetti e un ruolo globale, ma che non perda di vista i comuni, i piccoli centri, le aree interne e l’economia locale».
Nel dibattito genovese è emersa con forza anche la preoccupazione per l’ipotesi di una centralizzazione dei fondi europei in pochi grandi contenitori finanziari. Una scelta che, secondo Benifei, rischia di rendere meno chiari gli obiettivi e di far perdere opportunità che oggi funzionano e che, al contrario, andrebbero rafforzate.
«Penso in particolare al Fondo sociale europeo – ha spiegato – che sostiene i lavoratori, la riconversione delle competenze, la lotta alla povertà e l’aiuto alle persone più fragili. Queste risorse arrivano concretamente ai territori attraverso comuni e associazioni. Se tutto viene mescolato in un unico grande fondo, il rischio è che prevalgano gli interessi più forti, a scapito dei piccoli territori e di chi opera nel sociale».
Per questo, l’europarlamentare ribadisce la necessità di garanzie certe sulle risorse destinate a politiche sociali, occupazione giovanile e formazione. «I fondi per la lotta alla povertà, per sostenere le imprese che assumono giovani e per la formazione dei lavoratori devono essere certi e non spostabili su altre priorità. È un punto fondamentale».
Un impegno che, assicura Benifei, continuerà nei prossimi mesi insieme a numerose realtà territoriali già mobilitate. «Una scelta diversa – conclude – sarebbe estremamente deleteria. Il nostro compito è rappresentare al meglio i territori e farci sentire in Europa, perché un’Unione lontana dai territori è un’Unione più debole».
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Marco Scajola a Radar: “Il territorio va tutelato, ma senza fermare lo sviluppo”
19/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Tassa d’imbarco al porto di Genova, Rixi attacca il Comune: “Strumento sbagliato e dannoso”
19/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Inca Cgil Liguria festeggia 80 anni rafforzando la tutela dei diritti
19/12/2025
di Redazione
Amiu, sarà Paolo Macchi il nuovo presidente
19/12/2025
di Redazione
Claudio Scajola confermato presidente della Provincia di Imperia: secondo mandato con 403 voti. I nomi dei consiglieri
19/12/2025
di Stefano Rissetto
