Coronavirus, nuova raffica di denunce a Genova. Tre giovani: "Il problema non ci riguarda"

di Alessandro Bacci

1 min, 22 sec

Ecco le scuse che quotidianamente gli agenti ascoltano durante i controlli

Coronavirus, nuova raffica di denunce a Genova. Tre giovani: "Il problema non ci riguarda"

Nuova raffica di denuce da parte della polizia di Genova contro chi non rispetta il decreto per far fronte al coronavirus. Nonostante i numerosi appelli a restare a casa, sono molti i cittadini che non hanno ancora compreso che, in questa situazione di emergenza globale, ogni singolo comportamento è fondamentale per arginare il diffondersi della pandemia. Così, anche nella giornata di martedì, gli agenti hanno ascoltato le motivazioni più disparate per uscire di casa.

Il caso forse più emblematico è avvenuto alle 16.50 nei pressi della Fiumara. Tre diciannovenni sono stati fermati dalla polizia mentre camminavano tranquillamente. I giovani hanno affermato di godere di buona salute e che il problema non li riguarda, riguarda solo gli anziani. Denunciati. Situazione simile è avvenuta a Oregina. 5 giovanissimi genovesi di età compresa tra i 15 e i 21 anni sono stati segnalati al 112 perché da qualche giorno si davano appuntamento per trascorrere il pomeriggio insieme. Mangiano, fumano, si comportano come se nulla fosse successo. I poliziotti gli chiedono spiegazioni e loro rispondono che sono consapevoli che il loro comportamento è sbagliato ma sono anche certi che non hanno alcuna influenza sulla diffusione del contagio.

In piazza Galileo Ferraris 3 cittadini albanesi di età compresa tra i 19 e i 26 anni si sono dati appuntamento per un caffè ai distributori automatici. Alle 3 di notte un 52enne di Voltri è stato fermato in Piazza De Ferrari. Lui ha risposto che era venuto in centro nel pomeriggio e si era trattenuto in attesa dell'apertura di un negozio di telefonia per acquistare uno smartphone. I casi sono tanti altri, i controlli continuano ad aumentare e le denunce si moltiplicano.