Coronavirus, la denuncia del Pd: "La Liguria agli ultimi posti per tamponi"
di Redazione
"In questi mesi l'apice del fallimento della gestione Toti-Viale-Alisa"
La rottura del nuovo macchinario che analizza i tamponi, inaugurato pochi giorni fa al San Martino, "è la punta dell'iceberg del fallimento della gestione sanitaria Toti-Viale-Alisa. Un fallimento che in questi tre mesi di pandemia ha raggiunto il suo apice". Lo dichiara il gruppo Pd in Regione Liguria in una nota. La Liguria, sottolinea citando i dati della Fondazione Gimbe, è tra le ultime Regioni italiane per media di tamponi giornalieri: 60 ogni 100 mila abitanti, seguita solo da regioni del centro-sud che hanno avuto un'incidenza di contagi molto bassa. La nuova macchina acquistata dal San Martino non ha mai raggiunto le performance promesse di un migliaio al giorno, arrivando a un massimo di 600 il primo giorno, aggiunge il Pd.
I reagenti terminati ieri al Villa Scassi han fatto crollare il numero di test eseguiti. Invece di attaccare continuamente il Governo, conclude il gruppo Pd, Toti dovrebbe preoccuparsi di fare ciò che non ha fatto finora, perché se un alto numero di tamponi serviva già nella fase 1, adesso che è partita la fase 2 e le aziende stanno riaprendo, è ancora più necessario effettuare un alto numero di test, in modo da avere ben chiaro il volume del contagio e tenerlo sotto controllo.
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