Coronavirus, Conte firma il nuovo Dpcm: resterà in vigore fino al 24 novembre

di Redazione

2 min, 15 sec

Locali chiusi alle 18 ma aperti la domenica, misure di ristoro da 1,5-2 miliardi per le categorie messe più in difficoltà. Alle 13.30 il premier in diretta

Coronavirus, Conte firma il nuovo Dpcm: resterà in vigore fino al 24 novembre

Il premier Giuseppe Conte ha firmato nel corso della notte, a quanto si apprende da fonti di governo, il nuovo Dpcm con le misure restrittive anti-Covid, tra le quali la chiusura alle ore 18 di tutti i ristoranti, bar e gelaterie. La domenica e i giorni festivi bar e ristoranti, in attesa di ufficialità, potranno rimanere aperti. Su questo ha pesato il parere del Comitato tecnico scientifico consegnato al governo perché secondo gli esperti "l’apertura domenicale dei ristoranti può essere utile per limitare le riunioni familiari". Insomma, almeno il pranzo domenicale dovrebbe essere salvo.

Il governo, si apprende ancora, sta accelerando sulle misure di ristoro da 1,5-2 miliardi per le categorie messe più in difficoltà dalle misure. Un Consiglio dei ministri potrebbe essere convocato nelle prossime ore. Il Dpcm sarà in vigore da domani al 24 novembre.

Il nuovo Dpcm sarà spiegato con una conferenza stampa del premier in giornata. Le Regioni chiedono di prorogare la chiusura dei locali alle 23. 

Stop a cinema, teatri, casinò, sale scommesse- Stop a palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Sospese anche le feste dopo le celebrazioni religiose come i matrimoni, comunioni, battesimi. Sono queste alcune delle misure principali del nuovo Dpcm restrittivo firmato da Conte nella notte dopo l'ultima riunione con i capi delegazione. 

Possibile Dad alla superiori anche oltre il 75% - Nelle scuole superiori sarà possibile portare la didattica a distanza anche oltre il 75%. È quanto prevede il nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e valido da domani al 24 novembre. Nella bozza circolata ieri era prevista "una quota pari al 75 delle attività" in dad, ma nella versione definitiva l'articolo è stato riscritto prevedendo "una quota pari almeno al 75% delle attività". Una formula che, di fatto, va incontro alle diverse Regioni che avevano chiesto di portare la Dad al 100%.

Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati. Nel testo del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza. Alla lettera z dell'articolo 1 del testo circolato ieri, infatti, si afferma che "è sospeso lo svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione alla professione...ad esclusione di quelle per il personale sanitario e della protezione civile...fatte salve le procedure in corso".

La versione definitiva del Dpcm "raccomanda fortemente" di "non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi". Rispetto all'ultima bozza, salta la specifica secondo cui era raccomandato di non spostarsi "dal Comune di residenza, domicilio o abitazione".