Peracchini: "Il nuovo dpcm? Scritto seguendo il modello Spezia"
di Marco Innocenti
"Scaricabarile dal governo? Non è il momento di fare polemiche con chi sta cercando di dare risposta alla pandemia"
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"Un dpcm che sembra scritto seguendo il modello Spezia", così il sindaco Pierluigi Peracchini dopo aver letto l'ultimo dpcm varato dal governo in risposta alla ripartenza dei contagi. "Purtroppo - dice il sindaco - noi ci siamo già passati ai primi di settembre con un cluster molto importante e abbiamo dovuto prendere per la prima volta in Italia quei provvedimenti che hanno da un lato impedito gli assembramenti in un quartiere dove si poteva circolare ma non fermarsi. Poi abbiamo stabilito l'uso della mascherina H24 e deciso di chiudere i negozi fra le 24 e le 5 del mattino. Sembra proprio il nuovo dpcm ma è l'ordinanza che noi avevamo scritto ai primi di settembre. Questo dimostra che servono provvedimenti seri, che vanno applicati per avere poi risultati in 10-15 giorni. La raccomandazione è di rispettare le regole. Noi abbiamo fatto l'analisi dei dati in tempo reale e così i provvedimenti hanno dato i risultati sperati".
Qualche sindaco, però, boccia la decisione del governo di affidare alle amministrazioni locali le scelte su quando e come chiudere intere zone delle proprie città, parlando senza mezzi termini di 'scaricabarile'. "Può essere vero ma non è il momento di fare polemiche o di addossare responsabilità a chi cerca di dare delle risposte. I sindaci sono abbandonati a se stessi, hanno bisogno di strumenti per intervenire e far rispettare il dpcm e le ordinanze invece questo potere resta in capo ad altri. Questo ci rende monchi perché i cittadini poi si rivolgono a noi sindaco per far rispettare le ordinanze anche in modo duro. Però ci vuole pazienza".
"Ognuno di noi è chiamato ad un atto di responsabilità per evitare ulteriori contagi - conclude Peracchini - Dobbiamo per abituarci all'idea che possano comparire nuovi focolai e dobbiamo individuarli e reagire in fretta per contenerli. Dobbiamo fare tutti uno sforzo. Non siamo nella prima fase di questa primavera ma siamo in una fase nuova, dove c'è un alto numero di contagi ma questo avviene se non si rispettano le regole. Uno sforzo da parte di tutti, responsabilità da parte di tutti, poi che il nostro paese abbia anche bisogno di riforme istituzionali, questo lo sappiamo già".
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