Covid 19, la bozza del nuovo Dpcm: locali chiusi nel weekend, stop a cinema, teatri e palestre
di Redazione
Il governo pensa alla chiusura alle 18 per bar e ristoranti durante la settimana. Didattica a distanza per il 75% degli studenti delle superiori
Secondo fonti interne alla maggioranza, il governo sta pensando di anticipare la chiusura di bar e ristoranti alle 20 o addirittura alle 18 su tutto il territorio italiano. All'orizzonte ci sarebbe anche la chiusura totale di palestre, piscine, teatri e sale da gioco.
Sarebbero queste le ipotesi discusse durante la riunione tra il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza di questa mattina, convocata per confrontarsi sui contenuti del nuovo Dpcm che il governo potrebbe diffondere entro la fine del weekend.
Intanto, sta circolando una bozza del nuovo decreto: tra le ipotesi al vaglio, la chiusura dei locali nei weekend per tutta la giornata, mentre durante la settimana le serrande di bar, pub e ristoranti dovrebbero abbassarsi alle 18. Il massimo di persone che si potranno sedere al tavolo è di 4, e dovranno essere conviventi.
Nel corso dell'incontro si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni, ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto.
A scuola, lezioni in aula soltanto per i più piccoli: l'attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione (materna, elementari e medie) e per i servizi educativi per l'infanzia continuerà a svolgersi in presenza. I ragazzi delle superiori dovranno invece affidarsi alla didattica a distanza con queste proporzioni: 75% collegati via web, 25% in aula, a rotazione.
Sospesi i concorsi pubblici e privati, esclusi quelli per il personale sanitario e della protezione civile. Salve, inoltre, "le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico".
Palestre, cinema, teatri, centri estetici rischiano di dover chiudere i battenti fino a nuovo ordine. Le discoteche resteranno chiuse. Niente da fare neanche per le sale gioco, slot e parchi di divertimento.
Tra le righe della bozza del nuovo Dpcm spunta una "forte raccomandazione" a non spostarsi dal proprio comune di residenza se non per motivi di lavoro o salute. Non sarebbe prevista, almeno per il momento, un'autocertificazione. Nel corso dell'incontro della mattinata del 24 ottobre si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto.
Stretta anche sulle feste private in casa: se prima si raccomandava di non superare i 6 ospiti, ora si chiede di non aprire la porta di casa a persone diverse dai conviventi. Stop alle feste dopo matrimoni, cresime, comunioni ed altre cerimonie religiose o civili.
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