Cogoleto, saluto romano durante il consiglio comunale nel giorno della memoria

di Redazione

Il sindaco Bruzzone condanna il gesto: "Un grave episodio, Cogoleto ha sempre difeso in maniera salda i valori antifascisti della Costituzione"

Il saluto romano durante il Consiglio Comunale di Cogoleto nel giorno della Memoria. Il presunto fatto è avvenuto durante la seduta del 27 gennaio, trasmessa anche in streaming sul web. I protaganisti del gesto sono alcuni consiglieri della minoranza: uno della Lega uno di FdI e un indipendente. Il gesto avvenuto al termine dell'approvazione del bilancio, dove al posto di alzare la mano per votare, i tre consiglieri hanno portato il braccio in avanti. Lo denuncia su Facebook parlando di "un grave episodio" il sindaco della città Paolo Bruzzone (lista Siamo Cogoleto, appoggiata da centrosinistra e moderati).

"La giornata di ieri è stata segnata da un grave episodio avvenuto durante la seduta del Consiglio Comunale: alcuni consiglieri della minoranza si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano - afferma il sindaco - Mi preme condannare con forza tale gesto, appartenente alla simbologia fascista, che evoca valori politici di intolleranza, odio e discriminazione razziale. La nostra Cogoleto ha sempre difeso in maniera salda i valori antifascisti presenti nella Costituzione e mai, fino ad oggi, i dibattiti politici si erano dimostrati così estremi."

"Sono pertanto convinto - continua il sindaco - che quanto accaduto ieri non possa e non debba passare inosservato, nel rispetto di tutte le persone che, a causa dell'ideologia a cui rimandano quelle braccia tese - e più in generale, di ogni forma di prevaricazione indipendente dal colore politico - hanno vissuto gli orrori del passato perdendo la vita e vedendosi private di ogni forma di libertà e dignità. Da qui la necessità di rimarcare quanto già espresso durante la seduta del Consiglio Comunale, esprimendo nuovamente la mia preoccupazione e quella di tutta l'Amministrazione per fatti che sono lontani dal nostro vivere quotidiano e dal rispetto che contraddistingue i valori democratici e di pace del nostro Paese. Gesti come quelli di ieri, che mi auguro non si ripetano più in alcun modo, sono da stigmatizzare aspramente, ancor di più se commessi da rappresentati delle istituzioni, in giornate così importanti e cariche di significato, come quella della Memoria, e dai banchi di una sala consiliare intitolata a Sandro Pertini." Ha concluso Bruzzone.