Busta intorno alla testa, bimba di 5 mesi in fin di vita all'ospedale Gaslini di Genova

di Alessandro Bacci

1 min, 54 sec

La piccola lotta fra la vita e la morte in seguito a un principio di soffocamento, i genitori sono finiti sotto inchiesta

Busta intorno alla testa, bimba di 5 mesi in fin di vita all'ospedale Gaslini di Genova

Una bimba sassarese di 5 mesi lotta tra la vita e la morte nell'ospedale Gaslini di Genova in seguito al principio di soffocamento provocatole da un sacchetto di plastica che, per cause che accerterà l'inchiesta della Procura, le ha cinto la testa fino a impedirle di respirare.

L'incidente, riferito dal quotidiano La Nuova Sardegna, risale ad alcuni giorni fa. A trovare la bimba riversa nel suo lettino è stata la madre, che avrebbe tentato di rianimarla prima di attivare i soccorsi. Trasportata al pronto soccorso pediatrico dell'Aou di Sassari, la piccola è stata trasferita a Genova. I genitori sono intanto finiti sotto inchiesta.

La bambina "è in condizioni gravi ma stabili e resta ricoverata in rianimazione". lo rende noto l'ospedale pediatrico Gaslini di Genova dove la piccola, fa sapere l'ospedale, è "ricoverata da due settimane"

È una bimba di etnia rom che vive assieme alla sua famiglia nel campo nomadi di Piandanna, alla periferia di Sassari. Stando alla versione fornita dalla madre agli inquirenti, la bimba dormiva mentre lei stava cambiando il vestitino ad un altro dei suoi 4 figli. Quando si è accorta di quello che stava succedendo, la donna ha provato assieme al marito a rianimare la piccola, poi la chiamata al 118 e la corsa al pronto soccorso pediatrico dell'Aou di Sassari. La piccola è arrivata in condizioni gravissime: fredda, battito assente, praticamente morta. I sanitari hanno impiegato 12 minuti per rianimarla. Poi è stato attivato il volo a bordo del quale è stata trasferita a Genova, dove ancora si trova in condizioni disperate. I medici stanno comunque facendo di tutto per salvarle la vita.

Sulla vicenda ha aperto un'inchiesta la Procura di Sassari, titolare è il sostituto procuratore Paolo Piras, esperto di questioni sanitarie. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Nas, impegnati a ricostruire le fasi dei soccorsi e tentare di capire in che modo si sia verificato l'incidente. Una delle ipotesi è che sia stato un altro fratellino, per gioco, a infilare il sacchetto sulla testa della bimba. Della vicenda si occupa anche la Procura minorile. La procuratrice Luisella Fenu ha chiesto al presidente del tribunale dei minorenni, Guido Vecchione, la sospensione immediata della responsabilità genitoriale di padre e madre, assistiti dagli avvocati Maria Paola Cabizza e Giuseppe Onorato. L'udienza è stata fissata per l'1 luglio.