Concessioni balneari, l'avvocato Viotti: "Un pasticcio grande"
di Matteo Angeli
"Le amministrazioni non potranno concedere le proroghe delle concessioni sino al 2033 e dovranno disappplicare la legge italiana"
La sentenza pubblicata una settimana fa dal Consiglio di Stato, che ha annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033 e imposto di riassegnare i titoli entro due anni tramite evidenza pubblica, obbliga di fatto il governo Draghi a lavorare sul riordino del demanio marittimo.
Un pasticcio davvero grande. L'avvocato Giacomo Viotti, intervenuto nel Live di Telenord, prova a fare chiarezza. "Succede che non è più possibile secondo quello che ha detto l'Adunanza plenaria dieci giorni, quindi una sentenza molto importante. Le amministrazioni non potranno concedere le proroghe delle concessioni sino al 2033 e dovranno disappplicare la legge italiana che è stata ritenuta illeggitima in contrasto con quella europa e succede, ed è una cosa clamorosa, che le concessioni per cui era già stata consentita la proroga fino al 2033 vedranno la loro fine al 31 dicembre 2023".
Viotti aggiunge: "I funzionari amministrativi sono tenuti a conoscere il diritto dell'Unione Europea e a disapplicare il diritto interno se in contrasto con quello europa. Ci sarebbe anche quindi una responsabilità dei funzionari che hanno concesso una prororoga anche se poi concretamente ricade sulle Amministrazioni e prima ancora sullo Stato".
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