Concessioni balneari, Scajola: "Politica assente quindi ci hanno pensato i giudici"
di Marco Innocenti
"Ho già sentito il ministro Garavaglia: martedì vertice fra governo e Regioni per evitare effetti devastanti sulle nostre aziende"
"La politica è stata assente, ha solo rinviato e alla fine i giudici hanno fatto il loro lavoro". E' la dura accusa di Marco Scajola, assessore regionale al demanio, ospite negli studi di Telenord per TGN Diretta, sulla questione delle concessioni demaniali riportata ai auge dalla sentenza del consiglio di stato che ha fissato per il 31 dicembre 2023 lo stop al rinnovo automatico. "Le sentenze vanno sempre rispettate - prosegue Scajola - ma è evidente che si tratta di una sentenza di una violenza devastante per le nostre aziende, che molto spesso sono aziende a conduzione familiare. Così facendo finiranno in concorrenza con dei colossi, con multinazionali che avranno come unico obiettivo il raggiungimento del profitto".
"Ho già sentito telefonicamente il ministro Garavaglia - aggiunge Scajola - e martedì mattina avremo un vertice governo-regioni per presentare le nostre istanze a tutela di migliaia di lavoratori del settore e dell'indotto. Tengo anzi a precisare che su questo tema le Regioni sono compatte, indipendentemente dalle coalizioni che le governano. Vogliamo quindi che anche il governo abbia un moto d'orgoglio e si faccia promotore di una trattativa con l'Unione Europea che salvi la situazione, come è successo in altri paesi come Spagna e Portogallo".
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