Aumenti carburante, Trasportounito: "Lunedì si fermeranno 70.000 mezzi pesanti
di Redazione
Situazione sempre più difficile. Aziende in crisi e costi ormai impazziti. "Dobbiamo fare qualcosa"

Aumento del prezzo del carburante. Secondo una prima stima domani non accenderanno il motore circa 70.000 mezzi pesanti (fra bilici e autotreni), in seguito alla decisione delle imprese di autotrasporto di non caricarsi di ulteriori oneri finanziari per l’impossibilità a far fronte da sole agli aumenti record nel costo del carburante. Solo grazie all’intervento in extremis di molte società della committenza, che hanno riconosciuto all’autotrasporto una parte degli extra costi in tariffa, il numero dei mezzi che non partiranno, non sarà di quattro volte maggiore.
“Ciò accade indipendentemente da qualsiasi sostegno e coordinamento - spiega Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – fornito dalla nostra Associazione a livello nazionale. Trasportounito, quindi, per evitare ulteriori contenziosi con la Commissione scioperi, nel ribadire che non è mai stato proclamato un “fermo nazionale”, non può far altro oggi che confermare come ciascuna impresa sia libera di decidere se continuare o meno a sottostare ad obblighi contrattuali gravosi ovvero a subire ricatti operativi e finanziari”.
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