Caro benzina, consumatori genovesi rassegnati: il prezzo del carburante è salito del 16%
di Anna Li Vigni
Vicentini della FIGISC: “Su 50 euro di benzina, circa 35 li paghiamo di tasse”
“I rincari non sono né capricci delle compagnie né capricci dei benzinai. Il carburante viene gravato di quasi il 70% di imposizione fiscale”, spiega Walter Vicentini, presidente regionale della FIGISC, Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti.
Nel corso degli ultimi mesi il costo del carburante è aumentato del 16%.
Il costo industriale del carburante in Italia è inferiore rispetto agli altri paesi europei. Il problema è sempre il carico fiscale.
Attualmente si spendono circa 14 euro in più per fare un pieno di benzina. Gli automobilisti scelgono il distributore di benzina magari sulla base della comodità logistica o per consuetudine ma in effetti piccole differenze millesimali di prezzo, sul costo unitario al litro, tra un impianto di distribuzione e l'altro, ci sono. I benzinai hanno un piccolo range di prezzo sul quale si possono muovere per essere più competitivi.
"Quello della benzina è un mercato libero. Ognuno vende al prezzo che gli conviene. Ci sono margini millesimali su cui muoverci", racconta Vicentini.
Oggi fare il benzinaio conviene solo se si vende una buona quantità di benzina e diesel ma soprattutto se si offrono servizi collaterali come il lavaggio delle auto, per esempio. Il ricarico di chi fa il benzinaio è storicamente modesto.
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