Niente sciopero dei benzinai: le pompe restano aperte. Almeno per ora

di Marco Innocenti

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"Cali del fatturato anche del 90%: non sappiamo come pagare le compagnie"

Niente sciopero dei benzinai: le pompe restano aperte. Almeno per ora

Scongiurato lo sciopero dei benzinai. Dopo un incontro in videoconferenza fra i ministri Patuanelli e De Micheli e le associazioni di categoria è arrivata la decisione di revocare la chiusura degli impianti, che avrebbe dovuto partire nella serata di ieri, 25 marzo, con gli impianti autostradali e che dalla mattinata di oggi avrebbe dovuto riguardare anche i distributori della rete stradale ordinaria. Troppo alto infatti il rischio di lasciare senza rifornimento gli autotrasportatori e tutto il personale sanitario e di protezione civile che, in questi giorni, sta lottando contro il coronavirus.

Le associazioni di categoria hanno fatto presente ai ministri la gravità della situazione per una settore che, in Italia, occupa circa 100mila persone. Mancano protezioni individuali ma manca soprattutto un sostegno economico che possa garantire la necessaria liquidità per portare avanti il proprio lavoro, in un settore che in queste settimane ha registrato cali che sono arrivati a punte addirittura del 90%. "Di questo passo - lamentano - si arriverà presto a non avere nemmeno i soldi per pagare il carburante alle compagnie petrolifere". 

Al momento, quindi, nessuna chiusura. I distributori resteranno regolarmente aperti sia in autostrada che in città, almeno fin quando sarà possibile farlo. Il governo, intanto, si è impegnato a intervenire sui concessionari autostradali per chiedere un intervento sulle royalty fisse e con le compagnie petrolifere per chiedere dilazioni sui pagamenti delle forniture di carburante.