Arcelor Mittal, il governo prepara il ricorso d'urgenza

di Marco Innocenti

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I lavoratori di Novi Ligure intanto proclamano 24 ore di sciopero

Arcelor Mittal, il governo prepara il ricorso d'urgenza

Slitta a domani il deposito presso il Tribunale a Milano dell'atto con cui Arcelor Mittal chiede di recedere dal contratto di affitto dell'ex Ilva, richiesta già notificata alcuni giorni fa ai commissari straordinari. Il procedimento, una volta presentato, dovrà essere iscritto a ruolo dalla cancelleria centrale che poi trasmetterà la causa al presidente del tribunale il quale la assegnerà alla Sezione specializzata imprese.

Intanto il governo prepara la replica, attraverso un ricorso d'urgenza che verrà presentato nei prossimi giorni dai legali dei commissari al Tribunale di Milano. La tesi su cui punterà l'esecutivo è che non sussistano le condizioni per un recesso da parte di Arcelor dal contratto d'affitto dell'ex-Ilva e che quindi l'azienda franco-indiana debba rispettare le clausole dell'accordo sottoscritto un anno fa. Una decisione, quella del governo, che servirà a far sì che a dicembre la proprietà dell'ex-Ilva non torni allo stato. 

Sul piano sindacale, invece, si registra la decisione dei lavoratori dello stabilimento di Novi Ligure, 700 dipendenti diretti più quelli legati all'indotto. Dopo l'assemblea di oggi, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil con le Rsu hanno proclamato per domani, martedì 12 novembre, uno sciopero di 24 ore con presidio davanti alla fabbrica e alla Prefettura di Alessandria. "L'accordo sottoscritto l'anno scorso presso il Mise - si legge in una nota diffusa dai sindacati - è frutto di una lunga trattativa e aveva già lasciato migliaia di lavoratori fuori, in Cigs. Pensare di rimettere in discussione quell'equilibrio basato su un piano industriale ed ambientale in cui Arcelor Mittal si era impegnato a mantenere l'occupazione e la produzione non è accettabile e, soprattutto, non può avvenire senza che i lavoratori siano informati di ciò che si sta discutendo. Chiediamo alla cittadinanza, alle istituzioni e tutte le forze politiche e sociali di scendere in campo a fianco dei lavoratori".