Traverso (SIAP): “La mafia in Liguria è radicata e invisibile, servono più forze dell’ordine e azioni concrete”

di Stefano Rissetto

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Per il SIAP, rafforzare le forze dell’ordine (polizia, carabinieri e guardia di finanza) è una priorità assoluta

Traverso (SIAP): “La mafia in Liguria è radicata e invisibile, servono più forze dell’ordine e azioni concrete”

La relazione 2024 della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), presentata il 27 maggio 2025, conferma con nettezza una verità che da tempo non può più essere ignorata: la mafia in Liguria non è una minaccia del passato o un fenomeno residuale. È una realtà attuale, radicata e invisibile, che si è integrata profondamente nel tessuto sociale, economico e istituzionale della regione.

A sottolinearlo con forza è Roberto Traverso, dirigente del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP) Liguria, che da anni denuncia la presenza silenziosa ma pervasiva della criminalità organizzata sul territorio. Secondo Traverso, le mafie non usano più metodi violenti ed eclatanti come in passato, ma esercitano il proprio potere attraverso corruzione, complicità e silenzio.

La relazione della DIA descrive la Liguria come un “territorio d’interesse” per la ’ndrangheta, snodo strategico nei traffici internazionali di droga e sede di rapporti consolidati tra cosche calabresi e ambienti economici e amministrativi locali. I numeri parlano chiaro: negli ultimi dieci anni sono stati registrati 185 atti intimidatori, 14 dei quali rivolti direttamente a sindaci e amministratori pubblici.

Per Traverso, questo scenario non può più essere considerato un semplice allarme, ma è ormai un quadro consolidato, che avanza nella disattenzione della politica. È il momento, afferma, di passare dalle parole ai fatti.

Il SIAP chiede alla Regione Liguria di attivarsi formalmente coinvolgendo i Prefetti delle quattro province, affinché rappresentino al Governo la gravità della situazione e sollecitino un immediato rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine.

Secondo Traverso, senza uomini, mezzi e risorse adeguati, la lotta alla criminalità organizzata rischia di rimanere inefficace. La presenza attuale delle forze di polizia non è sufficiente per garantire un controllo capillare e costante, soprattutto nelle aree più esposte alle infiltrazioni mafiose.

Il sindacato propone interventi strutturati: potenziamento delle attività investigative e di intelligence, azioni di prevenzione culturale e sociale, maggiore coordinamento tra le istituzioni a tutti i livelli e ascolto dei territori, dove la presenza mafiosa è spesso diventata parte della normalità.

Per il SIAP, rafforzare le forze dell’ordine — polizia, carabinieri e guardia di finanza — è una priorità assoluta. "Solo attraverso un’azione concreta e coordinata sarà possibile ricostruire un tessuto sociale in grado di resistere alla pressione mafiosa".

“Non possiamo più aspettare – conclude Traverso –. Non possiamo abituarci al silenzio. È tempo di agire, denunciare, resistere e costruire legalità”.

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