Skymetro, no Mit a proroga: "Risorse vincolate a fine iter 2025". Salis: "Così si fa male a tutti, vallata non lo vuole"
di Carlotta Nicoletti
Bucci: "Faremo tutto il possibile per l'opera". Terrile e Ferrante: "Nonostante il fallimento del centrodestra, ci confronteremo con le Istituzioni"
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) boccia la richiesta del Comune di Genova di una proroga procedurale sul futuro dello Skymetro in Valbisagno, progetto giudicato strategico dalla precedente amministrazione Bucci-Piciocchi per la mobilità sostenibile cittadina. In un incontro svoltosi tra gli uffici tecnici del MIT e una delegazione comunale guidata dal vicesindaco Alessandro Terrile, il Ministero ha ribadito la necessità di rispettare senza ritardi il cronoprogramma già definito, che prevede il completamento dell’iter autorizzativo e l’assegnazione dell’appalto entro la fine del 2025.
Durante il colloquio è stato anche ricordato che i 398 milioni di euro stanziati per l’opera sono vincolati esclusivamente a questo intervento e non possono essere destinati ad altri progetti. Una condizione che mette pressione sull’amministrazione, poiché eventuali modifiche o rallentamenti potrebbero far perdere il finanziamento, con la conseguente riassegnazione delle risorse su scala nazionale. Il MIT ha sottolineato che il progetto ha già ottenuto il via libera unanime dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e rispetta i criteri di sostenibilità ambientale, considerandolo pronto per entrare nella fase operativa.
Commento del presidente Regione Marco Bucci - "Ho letto stamattina la conferma di quello che ho sempre detto, quindi per me non è una novità”. Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci parlando del progetto SkyMetro in Val Bisagno. “Certamente ho visto due cose sulle quali vorrei dire due parole. La prima è l'ipotesi che non si possa cantierizzare entro fine anno, cosa che non è vera secondo me. Sono abituato a fare le cose bene e in fretta, per cui bisogna farlo. Noi aiuteremo tutti quelli che ne hanno bisogno per poter arrivare a questo obiettivo. Non vogliamo perdere i soldi, vogliamo che ci sia ovviamente la linea in Val Bisagno”, ha dichiarato Bucci assicurando che la Regione “farà tutto il possibile affinché la cosa possa essere fatta in modo giusto, accelerando le pratiche e aiutando i comuni di Genova ad arrivare all’obiettivo finale”. Bucci ha poi commentato i rilievi sull’eventuale legame tra il progetto e l’esito delle recenti elezioni: “Non farei questa associazione – uso il condizionale, è una mia opinione – tra i risultati elettorali e lo SkyMetro: sono due cose abbastanza diverse. Sta di fatto però che un sondaggio, tre o quattro mesi fa, diceva chiaro e tondo che i cittadini vogliono lo SkyMetro. Chi viene da Val Bisagno è ovvio che vuole arrivare in centro in dieci minuti, è talmente evidente che penso sia inutile sottolinearlo”, ha aggiunto il governatore, invitando a superare le polemiche: “Lavoriamoci tutti assieme, noi siamo disposti ad aiutare dal primo all’ultimo minuto per arrivare a una cosa importante per i cittadini di Val Bisagno”. Sui presunti dubbi del Comune di Genova, Bucci ha precisato: “No, quella era una cosa completamente diversa, per altri motivi organizzativi legati al Ministero. Tra l’altro io non conosco nemmeno i dettagli, per me non esiste quella cosa”.
Replica della sindaca Silvia Salis - Ma la posizione del Ministero non è stata accolta con favore dalla nuova sindaca di Genova, Silvia Salis, che ha risposto con toni critici. A margine di un incontro tra istituzioni locali e Confcommercio Genova, Salis ha dichiarato: “Quello che noi volevamo fare sul progetto Skymetro è sempre stato chiaro. La giunta precedente aveva chiesto una proroga di sei mesi, arrivando di fatto a spostare la scadenza al giugno 2026. Questo dimostra come nemmeno chi sosteneva l’opera fosse in grado di rispettare i tempi fissati”.
Secondo la sindaca, pretendere ora che una nuova amministrazione realizzi in tempi strettissimi un progetto che non ha condiviso è irrealistico: “È incredibile pensare che una giunta appena insediata possa portare avanti un’opera che non ha sostenuto, nei tempi indicati, quando chi l’aveva progettata non ci sarebbe riuscito”.
Salis ha poi contestato con forza l'approccio del Ministero: “Questa posizione del MIT fa male a tutti. Noi porteremo avanti le nostre scelte, sempre nell’interesse dei cittadini e della città”. Infine, ha evidenziato un segnale politico emerso dalle recenti elezioni comunali: “Voglio ricordare che la destra ha perso entrambi i municipi interessati dallo Skymetro, territori dove ha fatto campagna elettorale proprio sull’opera. È evidente che lì la popolazione abbia bocciato il progetto. È un dato politico che non può essere ignorato”.
Commento del vicesindaco Terrile e dell'assessore Ferrante - "Dal confronto che si è tenuto oggi a Roma tra il Comune di Genova e il Ministero delle Infrastrutture è emersa l'indisponibilità a concedere la proroga per l'utilizzo delle risorse per il progetto Skymetro, già richiesta il 16 maggio dalla Giunta Piciocchi. Ad avviso degli uffici del Ministero, ove i lavori non siano aggiudicati entro il 31 dicembre 2025, l'opera sarà definanziata con conseguente onere per il Comune di Genova di restituire circa 19 milioni di euro impegnati negli ultimi tre anni per le quattro versioni progettuali fino a qui poste in essere, nessuna delle quali oggi ha completato l'iter approvativo in conferenza dei servizi. Come era chiaro anche alla precedente amministrazione, che infatti aveva richiesto al Ministero la proroga dei termini, il progetto Skymetro non è cantierabile entro il 31 dicembre 2025. Non è infatti possibile procedere in tempi utili con le rilevanti modifiche progettuali richieste dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e reperire le risorse - ad oggi non stanziate - per la demolizione della scuola Firpo, l'acquisto dell'area e la realizzazione di un edificio scolastico sostitutivo. La posizione del Ministero comunicata oggi dimostra che, nonostante i ripetuti annunci, la precedente amministrazione comunale non è stata in grado di utilizzare le risorse ottenute, perdendosi in oltre tre anni di progettazioni non realizzabili, cagionando un potenziale e concreto danno erariale di 19 milioni di euro. Nonostante il fallimento del centrodestra, continueremo a confrontarci con tutte le Istituzioni per dotare la Val Bisagno di un sistema di trasporto rapido, sostenibile e compatibile con il paesaggio per garantire a tutti gli abitanti della vallata il diritto alla mobilità". Così in una nota il vice sindaco Alessandro Terrile e l'assessore ai lavori pubblici e infrastrutture Massimo Ferrante.
Replica di Paola Bordilli (Lega) a Massimo Ferrante - "Siamo ormai al paradosso: chi oggi governa tenta di scaricare le proprie responsabilità su chi ha lavorato per dare un futuro alla mobilità della Val Bisagno. Ma è bene ribadirlo con chiarezza: il potenziale danno erariale non è imputabile a chi ha disposto un progetto, se questo è tecnicamente realizzabile. Al contrario, il vero danno lo cagiona chi – per mera scelta ideologica – decide arbitrariamente di non realizzarlo, lasciando risorse ferme e disattendendo gli obiettivi previsti. Il progetto presentato dalla precedente amministrazione era concreto, fattibile e sostenuto da finanziamenti già assegnati. Dire oggi che in tre anni si sarebbe perso tempo è non solo falso, ma anche ingeneroso verso i tecnici e i professionisti che vi hanno lavorato. Se davvero si vuole tutelare l’interesse pubblico, si abbia il coraggio di portare avanti ciò che è stato progettato, invece di affossare tutto per pregiudizio politico". Così in una nota Paola Bordilli, capogruppo Lega.
Nota gruppo consiliare Lega - "La giunta Salis continua a chiedere una proroga per cambiare il progetto dello Skymetro, ma la legge non lo consente. I 398 milioni stanziati dallo Stato sono vincolati a questa specifica opera: non possono essere dirottati altrove. Invece di lavorare per sbloccare il cantiere e migliorare la mobilità cittadina, il centrosinistra insiste con una linea demagogica e senza soluzioni. Così facendo, mette a rischio un’infrastruttura strategica per Genova e per la Valbisagno. Il sindaco Salis smetta di fare campagna elettorale permanente e rispetti le leggi dello Stato, che anche la sinistra ha contribuito a scrivere. Il progetto è stato approvato dagli organi competenti. Se l’iter si blocca, i fondi andranno persi. Entro il 2025 va assegnato l’appalto: non c’è più tempo da perdere. Ringraziamo il Ministero per la disponibilità al dialogo. Genova merita di andare avanti, non di tornare indietro". Così in una nota il gruppo Lega a Genova.
Nota gruppo consiliare FdI - “Dopo tanti discorsi, la giunta Salis adesso è chiamata a decidere. La sinistra scelga se rinunciare definitivamente a 398 milioni oppure dare alla città un’opera strategica. Al Sindaco ricordiamo nuovamente come sia finito il tempo dei proclami e della campagna elettorale ed iniziato quello delle azioni concrete anche se forse ancora non se ne è accorta” così in una nota il gruppo FDI in consiglio comunale.
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